VASTOGIRARDI. “Un’ennesima occasione persa per il territorio dell’alto Molise”.
Così il sindaco di Vastogirardi, Andrea Di Lucente (nella foto), commenta gli accordi del centrosinistra che hanno portato a convergere sulla figura di Luigi Brasiello quale candidato presidente della Provincia di Isernia. La candidatura di Antonio Monaco, sindaco di Capracotta, secondo quanto riferito da quest’ultimo agli organi di stampa, sarebbe stata ‘boicottata’ dal vicesindaco di Agnone Maurizio Cacciavillani.
“Se questo fosse vero – dichiara Di Lucente – significherebbe che Cacciavillani, in nome di non si sa bene quale tornaconto per il proprio Comune o magari per se stesso, avrebbe fatto gli interessi di Isernia a discapito dell’alto Molise. Il nostro territorio, come il vicesindaco di Agnone dovrebbe ben sapere, soffre da anni di problemi legati all’isolamento e allo spopolamento. Avere una rappresentanza di vertice in un ente istituzionale, pur di secondo livello come la Provincia, avrebbe potuto significare un’opportunità di riscatto. Invece, si è preferito fare accordi di partito privi di qualsiasi logica e di ogni comprensibile beneficio per la gente dell’alto Molise, sofferente da anni per i tagli di servizi cui ha dovuto assistere. Il sindaco di Capracotta avrebbe potuto incarnare la figura di riferimento ideale per la nostra zona. Non nascondo che, pur non appartenendo a quell’area politica, mi sarei speso anch’io a suo sostegno, se solo lo avessero candidato a presidente della Provincia. Mi chiedo poi – aggiunge il sindaco di Vastogirardi – se proprio il sindaco di Capracotta non andava bene a Cacciavillani, perché non scegliere il sindaco di Agnone quale candidato presidente? E se questi nemmeno fosse stato disponibile, perché non continuare a cercare tra i Comuni della zona facendo un accordo per il territorio e per la sua gente? Ricordo – continua Di Lucente – che il meccanismo del voto ponderato stabilito dalla legge Delrio assegna ad Agnone un ‘peso specifico’ di gran lunga superiore agli altri comuni della provincia di Isernia. Dunque, Agnone avrebbe potuto fare il bello e il cattivo tempo, costringendo gli altri Comuni, Isernia e Venafro compresi, ad accordarsi a sostegno del territorio dell’alto Molise. Invece, si è preferito scartare Capracotta e privilegiare Isernia. Nulla contro il sindaco Luigi Brasiello, sia chiaro. Ma l’alto e l’altissimo Molise sono stati messi in subordine da un rappresentante di quello stesso territorio quale Maurizio Cacciavillani: un fatto gravissimo. La giustificazione di quest’ultimo con il fatto che la nostra zona di riferimento avrebbe ottenuto, ‘in cambio’, la candidatura a consigliere del sindaco di San Pietro Avellana Francesco Lombardi è smentita dai fatti. Leggendo i nomi in lista nel centrosinistra – conclude Di Lucente – si vede che c’è anche un candidato consigliere del Comune di Isernia, che rischia seriamente di essere eletto a discapito proprio del sindaco dell’area Assomab. Delle due l’una, insomma: o Cacciavillani non ha capito come funziona la legge Delrio o, peggio, ha preferito ‘sacrificare’ un territorio per interessi di parte. In tal caso, la gente deve saperlo e trarne le dovute conseguenze”.
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