Medicina, ricerca e politica a servizio di una più alta qualità della vita. Questa, la promessa scambiata oggi nella sala giunta di Palazzo Vitale tra il Premio Nobel per la Medicina, il professor Luc Montagnier, e il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. Ad accompagnare nella visita istituzionale a Campobasso l’esimio luminare, il presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa. Proprio con la Fondazione di Pozzilli, Luc Montagnier ha scelto di avviare in Molise un progetto multidisciplinare che punta ad aiutare la popolazione a conservare uno stato di salute buono anche in età avanzata.
“Come Regione ci auguriamo di poter essere al suo fianco per promuovere una ricerca di qualità nel nostro territorio, con quel sentimento di gratitudine profonda che il Molise, con i suoi contenuti ma pure sospetti casi di affezione da Hiv, sente di doverle tributare, come il resto del mondo, per quanto ha fatto con le sue scoperte nel campo della medicina”, così il caloroso benvenuto del governatore al Premio Nobel, Montagnier.
“L’idea di poter godere della sua presenza e della sua collaborazione all’interno di una struttura di eccellenza della nostra regione – ha subito rimarcato Frattura –, ci consente di guardare alla sanità da un’altra prospettiva, ben più importante, come la promozione della qualità che questa regione è in grado di offrire. Ne parliamo oggi, provando a capire che cosa significa qualità, che cosa i tempi di risposta e cosa avvalersi di una collaborazione di tale livello. Ne parliamo superando così la dura polemica che viviamo da tempo legata esclusivamente alla questione dell’offerta sanitaria”.
Con una attenta riflessione sul valore della ricerca, dell’innovazione e delle opportunità che proprio la ricerca dà nella cura della malattia e della qualità della vita per il cittadino e il paziente, il presidente Frattura ha garantito l’impegno e l’attenzione della Regione su questi temi. “La cosa straordinaria – ha fatto notare –, sta nel fatto che qui non si chiedono risorse finanziarie, ma attenzione a che la riduzione dei tempi burocratici abbia un riscontro certo. Rispetto a ciò, sento di poter assicurare totale impegno delle nostre Istituzioni perché la sburocratizzazione e lo snellimento di tutte le procedure diventino un dato certo, anche per candidare il nostro Molise a un piccolo modello di riferimento nel rispetto dei tempi”.
“In questa regione – ha ricordato ancora il presidente –, c’è una importante banca dati, frutto del validissimo progetto Moli-Sani: potrà essere, in questo processo di costruzione delle opportunità di qualità, un elemento di partenza a dimostrazione che tutto ciò che si fa, ha poi un senso quando si riesce a valorizzarlo”.
Impegni, quelli del presidente Frattura, presi in risposta al progetto e al lavoro che Luc Montagnier ha presentato a Palazzo Vitale: “Quello che noi ci accingiamo a fare – ha spiegato il Premio Nobel per la Medicina –, trasformerà questa piccola regione in un modello per una ricerca nuova e più efficace per il benessere delle persone. Lo scopo del progetto cui tengo maggiormente è che questa regione possa vivere più a lungo ma soprattutto meglio: oggi siamo di fronte a un terribile paradosso, viviamo di più ma moriamo male. Ho notato nei piccoli centri che ho visitato una amabilità e una ospitalità che non pensavo di trovare ma principalmente uno spirito di iniziativa finora davvero insospettato. A Pozzilli ho visitato l’ospedale di Neuromed che mi sarebbe stato impossibile immaginare in una comunità così piccola e poco nota, ne sono grato ai dirigenti dell’Istituto e alla Regione Molise”, ha concluso tra gli applausi della sala il professor Montagnier.