ISOLE SVALBARD – Alla fine del mondo con temperature al di sotto dello zero (da – 3 e fino a -13 gradi), il manager agnonese Stefano Catolino mette a segno l’ennesima impresa: concludere la maratona (la decima) delle isole Svalbard, nel mare Glaciale Artico, a più di 4mila chilometri dall’Alto Molise. Quarantadue chilometri corsi in condizioni estreme visto un tracciato per oltre la metà sterrato, fangoso e con forti raffiche di vento soprattutto nei tratti in salita.
Nonostante le avversità climatiche e di natura strutturale, l’ingegnere 44enne di Autostrade Spa, ha chiuso con un eccellente quarto posto di categoria, fermando il cronometro sulle 3 ore e 15 minuti. A contraddistinguere la Spitsbergen Marathon il fatto che a scortare i 170 atleti ci fossero guardie armate in bici per timore di una “invasione di campo” da parte degli orsi polari. Così dopo l’ingresso esclusivo nel club internazionale dei Six Star Finisher grazie alla maratona di Tokyo, il runner molisano conquista il 78° parallelo circondato da fiordi e montagne perennemente innevate.
Ad accompagnare e sostenere Catolino nel compiere l’ennesima impresa, il fratello Filippo, artigiano del rame che si è limitato (si fa per dire) a correre la dieci chilometri. “Si è trattato di una esperienza unica che mi ripaga dei tanti sacrifici fatti per preparare una corsa difficilissima per via del clima ma alla quale tenevo tantissimo – commenta Stefano Catolino appena tagliato il traguardo -. Orgoglioso di aver portato alla fine del mondo un pezzo di quel Molise tanto bistrattato ma che esiste e al tempo stesso resiste. Un grazie particolare – conclude – a quanti mi sono stati vicini, famiglia in primis, nonché alla testata giornalista de l’Eco Alto Molise – Vastese con la quale ho instaurato una solida partnership”. Infine chi conosce Stefano Catolino è sicuro di una cosa: non finisce mica qui…E allora alla prossima ing!