AGNONE – «Si informa la cittadinanza che da sabato scorso è possibile approvvigionarsi di acqua presso ”la casetta” situata nei pressi del mercato coperto in Via Alcide De Gasperi». E’ l’invito che l’amministrazione comunale di Agnone rivolge ai suoi concittadini residenti e ai turisti che in questo periodo raggiungono la città. Da qualche giorno, infatti, è stata installata la struttura che eroga acqua fresca e depurata. Una scelta ambientale, prima di tutto, perché permetterà di ridurre sensibilmente l’utilizzo della plastica e degli imballaggi.
«Un servizio alternativo all’acquisto di acqua minerale – spiegano infatti dalla sede municipale – che, oltre ad offrire un prodotto di qualità, permetterà di ridurre l’uso e la produzione della plastica come rifiuto».
”La casetta dell’acqua” attua un piano di acquisto predisposto dalla precedente amministrazione, quella di centrosinistra guidata dal compianto Michelino Carosella, finanziato con fondi PAR FSC 2007-2013. Il costo relativo al piano di gestione è a carico dell’amministrazione e «si auspica darà al cittadino un servizio di qualità concretizzando una buona pratica per la salvaguardia dell’ambiente» aggiungono dal Comune.
Il costo è irrisorio: di € 0,05 e € 0,10 al litro, rispettivamente per la naturale e la frizzante, assolutamente concorrenziale dunque rispetto ai prezzi delle acque in bottiglie vendute presso la grande distribuzione. Inoltre l’acqua è da prelevare «utilizzando preferibilmente bottiglie di vetro in sostituzione della plastica che potrà essere drasticamente ridotta come produzione di rifiuto».
«L’acqua, derivata dalla rete comunale, subisce un preliminare trattamento di depurazione e debatterizzazione mediante lampada a raggi ultravioletti e viene raffreddata a 7°C» spiegano dalla ditta Idrotecnosud di Belmonte del Sannio che ha eseguito l’installazione della casetta dell’acqua.
È possibile munirsi di bottiglie e di card ricaricabile per il tramite del gestore. Per informazioni è possibile contattare il Comune o i numeri esposti sul frontale della “casetta dell’acqua”.