Dal capogruppo della lista civica “Progetto Chiauci”, Gianluca Di Lonardo riceviamo e volentieri pubblichiamo un intervento sul “Baby Park”, opera incompiuta che la Provincia di Isernia intende affidare, tramite un bando, a soggetti privati per la gestione.
Ho letto con piacere il vostro approfondimento riguardante il bando di gestione dell’area “Baby Park” di Chiauci e ci terrei, se possibile, ad integrare la vostra corretta informazione con ulteriori dati.
L’opera aveva un costo complessivo di circa un milione di euro ma risulta che, non essendo mai stata completata, l’iter di realizzazione si sia fermato ad un importo prossimo al 50% dei costi complessivi.
A quanto pare, le opere incompiute sono un destino comune a molti cantieri del territorio chiaucese, purtroppo spesso legate all’invaso di Chiauci ormai tristemente noto alle cronache nazionali.
Ad esempio, la strada circumlacuale che dovrebbe asservire il cosiddetto “Baby Park” che in realtà tale non è mai stato, è al momento bloccata e non sembra siano previste nuove fasi di lavoro imminenti. Il cartello riporta la data di consegna dei lavori: 30 settembre 2018. Non rispettata, per rimanere in tema.
Sarebbe giusto chiedersi che gestione del bene, tra l’altro in condizioni attuali di totale degrado, possa essere prevista senza una strada di accesso considerato che la vecchia strada interpoderale non è più percorribile in quanto area di cantiere interdetta a non addetti ai lavori.
Proprio in tal senso il gruppo consiliare “Progetto Chiauci” che rappresento ha chiesto ufficialmente più volte, sia in sede di consiglio che al Consorzio di Bonifica di Vasto, una variante al progetto di viabilità circumlacuale affinché sia realizzata una ciclovia che favorisca l’area del presunto “baby Park” incentivando la fruizione turistica del bene. Non accantoniamo nemmeno la possibilità di riprendere in mano il progetto di reti ciclabili e di sentieristica in grado di connettere la valle del Trigno con quella del Sangro, attraversando l’Alto Molise ed unendosi così all’omologo progetto presentato pochi giorni fa a Castel di Sangro che, seguendo il fiume Sangro, consentirebbe un varco verso l’imponente ciclovia adriatica.
Considerato che il turismo sportivo attivo è in costante crescita da anni ed è premiante per le cosiddette destinazioni minori come i piccoli borghi d’Italia e tenendo conto della crescita esponenziale del cicloturismo, strumento in grado di generare economie indotte e ricadute occupazionali notevoli, va da sé che l’altro elemento imprescindibile per la pianificazione locale deve essere il cosiddetto “capitale naturale”.
Sempre più italiani e stranieri scelgono mete turistiche sostenibili e rispettose degli ecosistemi. Ricordo inoltre che Chiauci è membro storico di AssoMaB, il consorzio di Comuni che sposano le tematiche legate al patrimonio della biodiversità altomolisana riconosciuta ufficialmente dall’Unesco, pertanto ci auguriamo che qualsiasi gestione sia coerente con le linee guida che il consorzio ha sempre messo alla base delle proprie scelte.Va ricordato che AssoMaB sta lavorando intensamente ad una coalizione per il turismo sostenibile in ambito Outdoor in cui le tematiche ambientali sono alla base di ogni azione.
Non possiamo pensare che il territorio, considerata l’importanza naturalistica spesso decantata da tutti, sia messo nuovamente in secondo piano. Per questo chiediamo che l’Ente provinciale di Isernia sia attento alle tematiche sopracitate, soprattutto nella fase di analisi delle offerte che, ce lo auguriamo tutti, dovranno essere coerenti alle finalità decretate per statuto da AssoMaB e condivise anche dal consiglio del Comune di Chiauci.
Immaginiamo che la Provincia di Isernia, visti i precedenti gestionali non esattamente felici ricadenti nel nostro territorio, non possa che condividere le preoccupazioni riguardanti i temi trattati poco sopra e ci auguriamo che il sindaco intenda far pervenire ogni proposta anche in consiglio comunale. Visto e considerato che l’attuale maggioranza ha sostenuto pubblicamente la richiesta di compensazione del danno ambientale subìto nel corso degli anni dall’opera d’invaso artificiale, siamo certi che egli non potrà che condividere e sostenere in ogni sede il rispetto dei vincoli ambientali indispensabile per tutelare la biodiversità territoriale ed il capitale che essa rappresenta per tutti essendo patrimonio dell’umanità.
Gianluca Di Lonardo
capogruppo lista civica “Progetto Chiauci”