Finirà alla Leopolda, sul tavolo già convocato per il pomeriggio del 25 ottobre, tra i renziani del vastese e il ministro Boschi (o Madia), il progetto di unificazione tra l’Abruzzo e il Molise. Ad annunciarlo in una conferenza stampa, il delegato nazionale del Pd, Agostino Monteferrante. Il quale, insieme a Domenico Molino, Rino Coladonato ed Emilia Cieri, ha anche detto che l’Abruzzo da solo non conta nulla, come pure il Molise, quindi bisogna riunire le due regioni, cosa che – come è noto – viene proposta da più parti. Per raggiungere la Leopolda (la vecchia stazione di Firenze, dove ogni anno Matteo Renzi riunisce i suoi e parla al Paese), dal vastese partiranno dei pullman. Vi sarà anche il Forum democratico d’Abruzzo e Molise, di cui fa parte anche Marco Monaco, il sindaco di Tufillo, Comune capofila tra i venti che hanno già sottoscritto il protocollo per la riunificazione delle due Regioni. Il Forum, tra l’altro, propone una nuova progettazione territoriale d’Abruzzo e Molise in almeno quattro materie: sanità, trasporti, sviluppo industriale e nuova organizzazione urbanistica. Monteferrante ha anche detto che i vari progetti di valorizzazione territoriale (partiti con Ariaperta e il Patto territoriale Trigno – Sinello) vanno messi in un unico contenitore progettuale. Alla nostra domanda su come farà la componente renziana “della prima ora” per far diventare atti deliberativi e legislativi le innovative e condivisibile proposte formulate, essendo ancora minoranza nel Pd e nelle Istituzioni di quest’area, i quattro esponenti democratici hanno detto all’unisono di aver presente questo quadro. E Domenico Molino si è detto convinto che “esso (il quadro ovvero gli equilibri interni al Pd del vastese, nda) cambierà, a partire dall’imminente congresso regionale e dalle elezioni di Vasto”, che dunque dovrebbero segnare l’inizio dell’avanzata renziana nel vastese.
Orazio Di Stefano