«Assistiamo quotidianamente a livello nazionale a conferenze stampa e dichiarazioni roboanti che tendono a rassicurare tutti sullo stato dell’arte relativamente alla ripresa delle lezioni in sicurezza, ma a pochi giorni dalla riapertura delle scuole la realtà che ci risulta in Molise è diversa. Lavoratori della scuola, genitori, studenti e dirigenti scolastici, in questi giorni continuano a far emergere dubbi su diversi temi (trasporti, mense, edilizia scolastica, organici) che dimostrano come sia mancato un concreto impegno e una precisa programmazione per consentire la ripartenza di tutte le scuole in sicurezza da parte di chi ha precise responsabilità politiche sul settore».
E’ la dura presa di posizione dei sindacati scolastici alla vigilia dell’apertura delle scuole dopo lo stop causato dal Covid19.
«Per tutta l’estate abbiamo sollecitato, inascoltati, Regioni, Province e Comuni a convocare delle Conferenze dei servizi per raccogliere le criticità e le proposte provenienti dalle scuole. – riprendono le sigle sindacali – Addebitare ora difficoltà organizzative alle prossime scadenze elettorali ci sembra l’ennesimo scaricabarile: essendo note da tempo le date del referendum, laddove possibile si potevano trovare sedi alternative alle scuole per consentire le votazioni senza interrompere nuovamente le attività didattiche, come fatto da qualche amministrazione comunale. Intanto, come era prevedibile, quest’anno nelle scuole molisane ci sarà un vero e proprio boom di precari che al di là dei proclami della Ministra, non è stato risolto con le immissioni in ruolo svoltesi in questi giorni. Dai dati in nostro possesso, in Molise dei 311 posti disponibili per le immissioni in ruolo del personale docente oltre la metà resteranno scoperti, mentre un vero e proprio flop è stato il meccanismo della c.d “call veloce”, che a detta del ministero avrebbe dovuto consentire la copertura dei posti liberi da parte di candidati di altre regioni: sui 48 posti accantonati, solo 6 docenti hanno risposto all’appello per venire in Molise. Non si sono volute seguire le proposte delle OO.SS che avrebbero consentito di ripartire con un organico stabile dando risposte ai precari che da anni stanno garantendo il funzionamento delle scuole, il risultato è che il numero delle supplenze per quest’anno raggiungerà livelli record. Saranno oltre 800 i lavoratori precari nelle scuole molisane: ai circa 350 docenti e 150 ATA che si sta provvedendo a nominare in questi giorni, si aggiungeranno i 337 posti aggiuntivi per l’organico di emergenza attribuiti al Molise (178 docenti e 159 Ata), che dovranno essere individuati e retribuiti con le risorse gestite dalle scuole.
Riaprire le scuole è una priorità per il paese, farlo in queste condizioni è una grossa responsabilità politica che chi ha competenze specifiche sul settore si sta assumendo. E’ necessario che chi ne ha la competenza (Regione, Provincia, Comune) verifichi caso per caso se ci sono le condizioni per assicurare una riapertura in sicurezza per studenti e lavoratori. Da parte nostra, vigileremo con le RSU e con le RLS sul rispetto delle misure e dei protocolli in ogni Istituto, e siamo pronti a intervenire insieme ai Dirigenti scolastici per segnalare e denunciare le specifiche criticità e le responsabilità di quanti rischiano di far iniziare l’anno scolastico in una situazione di grave incertezza».