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  • Accademia Italiana della Cucina, Paglione: «I piccoli Comuni cuori della qualità della vita»

    Grande partecipazione e profonda riflessione al convegno dedicato al tema dell’anno dell’Accademia Italiana della Cucina: “Gli arrosti, i bolliti e le carni in umido nella cucina della tradizione regionale”, svoltosi nella splendida cornice della Sala Consiliare del Comune di Capracotta.

    «L’Accademia Italiana della Cucina ha scelto il nostro paese per celebrare il tema annuale “Gli arrosti, i bolliti e le carni in umido nella cucina della tradizione regionale”. – spiega Candido Paglione, primo cittadino del “tetto” dell’Alto Molise – Come sindaco e come medico veterinario ho vissuto questo evento con particolare partecipazione, perché Capracotta è una comunità che vive ancora in simbiosi con la montagna, l’allevamento, la trasformazione dei prodotti e la cultura gastronomica che nasce dalla terra. Parliamo spesso di sostenibilità, ma questo concetto da noi ha radici molto concrete che si traducono nel rispetto dei cicli naturali, nell’allevamento responsabile, nella qualità del cibo e nella tutela del nostro patrimonio immateriale».

    Nel corso della giornata di studi gli interventi del professor Giampaolo Colavita e del medico veterinario Addolorato Ruberto hanno arricchito la riflessione, ricordando ai presenti, tra i quali anche il Prefetto Montella e il Comandante dei Vigili del Fuoco di Isernia, Antonio Giangiobbe, che la carne, soprattutto quella prodotta nei territori interni, è parte di una filiera che ha valore sociale, culturale oltre che sanitario, inteso come sicurezza alimentare.

    «Emozionante anche la consegna del Premio Massimo Alberini al Caseificio Pallotta, esempio di una realtà produttiva che unisce tradizione, rigore e qualità. – continua il sindaco Paglione – Infine, la Cena Ecumenica presso il ristorante Elfo è stata non solo una bella esperienza gastronomica, ma un autentico gesto di comunità, di identità condivisa e di orgoglio locale. Ringrazio l’avvocato Anna Scafati e tutta la Delegazione di Isernia dell’Accademia Italiana della Cucina per aver scelto Capracotta».

    E in chiusura: «Credo sia un segnale forte: i piccoli Comuni come il nostro non sono margini, ma cuori pulsanti di un nuovo modo di intendere la qualità della vita e la cultura alimentare italiana. Ed è anche da qui che dobbiamo continuare a costruire il futuro».

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