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  • Acqua non potabile a San Pietro Avellana, Quaranta: «Nel frattempo si impieghino le autobotti»

    «Da attuale consigliere di minoranza, dopo essere stato dal 2011 al 2021 nella maggioranza del sindaco Francesco Lombardi, mi sento in dovere di replicare a delle insulse quanto fuorvianti “illazioni”, gratuitamente proferite dall’attuale vice sindaco, Peppino Carlini». La controreplica dei precedenti amministratori, in merito alla questione acqua non potabile a San Pietro Avellana, viene affidata al consigliere Domenico Quaranta.

    «Nell’amministrazione Lombardi, – spiega l’esponente politico – tutto il gruppo di maggioranza era informato e reso partecipe delle decisioni e programmazioni in essere nell’attività amministrativa alacremente svolta con impegno e partecipazione di ogni singolo componente. I risultati sono sotto gli occhi di tutti così come le numerose opere compiute, quindi ora sentirmi additato come persona disinformata o non resa partecipe nel buon amministrare, mi offende. In località “La Valle” la potabilità dell’acqua è sempre stata esaminata dall’Arpa Molise nel corso dei decenni precedenti. Non è l’attuale amministrazione che ha chiesto l’esame, ma dai controlli di routine dell’Arpa, ad aprile scorso, le analisi hanno riscontrato valori “sballati” che hanno indotto all’ordinanza di non utilizzo a scopi alimentari. È innegabile che i cittadini della località Valle sono stati “privati” da ben otto mesi di un “bene primario” quale é l’acqua». Un problema che va avanti da otto mesi, dunque, rispetto al quale la giunta De Caprio viene accusata di essere intervenuta tardivamente e con lentezza soprattutto. «L’amministratore attuale non può accampare scuse, – riprende il consigliere Quarata – avrebbe almeno dovuto provvedere in emergenza a rifornire tale località di acqua “pulita” tramite autobotti, evitando agli stessi cittaidni di doversi recare in paese a rifornirsi alle fontanelle o alla “casetta dell’acqua” provvidenzialmente fatta installare dalla precedente amministrazione Lombardi. Sarebbe auspicabile a distanza di “oltre un anno” non cercare scusanti e gettare le colpe sui precedenti amministratori, bensì impegnarsi nel fare cose concrete».

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