AGNONE. Ogni promessa è un debito, da saldare possibilmente quanto prima. E’ quanto tornano a chiedere gli studenti e la dirigenza scolastica dell’Istituto Alberghiero di Agnone in merito alla realizzazione dei nuovi laboratori presso l’Itis “Leonida Marinelli” che di fatto è divenuta la nuova “casa” di provetti cuochi e camerieri dopo la chiusura, per mancanza di certificazioni antisismiche, dell’edificio della “San Marco”. A distanza di mesi, la problematica resta in sospeso e così studenti e la dirigente scolastica, Tonina Camperchioli, rinnovano l’impegno preso da Provincia di Isernia e Regione Molise chiamati a finanziare le nuove opere. In tutto si parla di circa 165mila euro che serviranno per ultimare cucine, sale e laboratori in quelle che erano le officine dell’Itis.
Lavori iniziati e già a buon punto che tuttavia hanno bisogno di un’accelerata in vista del nuovo anno scolastico 2019-2020. “I soldi ci sono, è tutto pronto, manca solamente il placet burocratico per lo spostamento dei fondi. Una volta avuto l’ok partiranno subito i lavori” afferma oggi il consigliere regionale Andrea Di Lucente, che al pari dell’assessore ai Lavori pubblici, Vincenzo Niro, si è accollato la responsabilità di accollarsi la pratica. “L’attenzione nei confronti della formazione dei nostri ragazzi resta altissima – prosegue il consigliere di Vastogirardi -. Ma non solo, perché potenziare l’Alberghiero di Agnone è una nostra priorità visto che è l’unico istituto nel suo genere presente in provincia capace di attirare studenti anche da fuori regione”.
Di Lucente, che già in passato ha rassicurato sul da farsi i diretti interessati, va oltre. “L’idea che proporrò ai sindaci della zona, è quella si copiare il modello Emilia Romagna, ovvero incentivare le attività puntando sull’unicità dell’offerta didattica la quale sarà legata al mondo del lavoro così da renderla ancora più attrattiva. Tra gli obiettivi che si prefissiamo – conclude Di Lucente – quello di ottenere mobilità interna nella provincia soprattutto dai comuni abruzzesi, ma non solo, che gravitano sulla cittadina altomolisana”. A questo punto fondamentale sarà tagliare i tempi per la partenza dei lavori. Circostanza che nel mese di novembre portò i ragazzi a scendere in strada e scioperare per avere garantito il diritto allo studio. Attualmente le attività di cucina e sala vengono svolte regolarmente all’interno di un ex ristorante messo a disposizione gratuitamente da un privato che da subito ha recepito il grido di allarme dell’Alberghiero, il quale, nel frattempo, continua a far parlare di sé per le innumerevoli iniziative, anche a livello nazionale, portate avanti con successo. Disperdere un patrimonio del genere sarebbe un vero e proprio suicidio per un territorio, il quale tra mille difficoltà intende risollevarsi a partire dal mondo della scuola che rappresenta una certezza per il futuro delle giovani generazioni. Insomma, fare presto è quanto invocano studenti e docenti. D’altronde ogni promessa e un debito. Venire meno all’antico detto, equivarrebbe ad alto tradimento…