«Per fare turismo non servono le “card”, ci vogliono i servizi. Basti pensare che neanche quest’anno i turisti che hanno bisogno di dialisi potranno dializzare presso l’ospedale “Caracciolo” e quindi sicuramente rinunceranno alla vacanza in Alto Molise». E’ uno dei tanti commenti degli agnonesi innescati dalla presentazione in pompa magna, nei giorni scorsi presso la sede dell’ex GIL di Campobasso, dell’Alto Medio Sannio Card, una carta turistica che, come ha spiegato il sindaco Saia, «offrirà sconti e vantaggi a turisti e viaggiatori nell’area che racchiude ben trentatre Comuni del Molise».
Fare rete tra enti locali, ma soprattutto tra operatori del settore turistico va sicuramente bene, è una strategia già sperimentata altrove e che funziona, ma questa fase è successiva ad una prima che si basa sull’esistenza preventiva di alcuni servizi basilari. Tra questi le strade: che fine ha fatto, ad esempio, la “vertenza” del ponte Sente? Se arrivare ad Agnone è una sorta di agonia, per via di strade dissestate o, appunto, chiuse da quattro anni al traffico, puoi inventarti tutte le card e gli sconti che vuoi, ma realisticamente saranno pochi i turisti che arriveranno in città.
«Domenica scorsa ho portato con me, lì ad Agnone, amici di Pomezia. – racconta alla nostra redazione un altro agnonese che vive altrove, ma rientra volentieri – La prima cosa che mi hanno detto quando siamo andati a Sant’Onofrio è stata: “Ma qui con le strade state messi davvero male”. Sindaco Daniele Saia, cosa devo rispondere a queste persone? Era stato promesso che dopo l’inverno il Comune avrebbe provveduto a ripristinare almeno le strade comunali, ma non si è visto nessuno. Quindi è inutile che cercate di fare turismo se poi vi fate trovare in condizioni disastrose». Strade al limite della percorribilità, un ospedale ormai smantellato che non riesce ad accogliere neanche pazienti esterni per una dialisi, acqua corrente a singhiozzo per via delle condutture “colabrodo” e per carità di Patria ci fermiamo qui con l’elenco delle cose che non vanno.
Fare turismo in queste condizioni non è semplice, tanto per usare un eufemismo. Intanto però la macchina della politica e dei vari apparati che ruotano attorno ad essa organizzano presentazioni pubbliche e conferenze stampa per vendere il nulla. Proprio nei giorni scorsi, infatti, in Municipio ad Agnone, è partita la distribuzione della Alto Medio Sannio Card, «la carta turistica allegata ad una guida in italiano e in inglese che unisce sedici luoghi di attrazione, settantacinque operatori pubblici e privati, di cui cinquantanove operatori turistici della ristorazione, dei prodotti tipici e dei servizi turistici».
Così spiegano dalla Snai Alto Medio Sannio, un altro “carrozzone” para-politico per gestire fiumi di denaro pubblico. «In tanti a Palazzo San Francesco ad Agnone per conoscere meglio il progetto, fare squadra e ritirare il materiale con cui visitatori e abitanti del territorio riceveranno sconti e vantaggi per esplorare l’Alto Medio Sannio» chiudono dalla Snai.