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  • Assunti nei reparti Covid, Usca, Hub vaccinali, ma ora in esubero. Uiltemp Abruzzo: «Da eroi a dimenticati»

    Sul tema dei precari nelle Asl abruzzesi interviene Maurizio Sacchetta, segretario Uiltemp Abruzzo, la federazione Uil dei lavoratori autonomi, atipici, temporanei e somministrati: «Abbiamo appreso con piacere da varie dichiarazioni dell’assessore Nicoletta Verì e del direttore generale della Asl 1 Ferdinando Romano, di possibili proroghe dei contratti degli operatori sanitari assunti durante l’emergenza pandemica e impiegati nei reparti Covid, Usca, Hub vaccinali ecc., e di nuove stabilizzazioni e nuovi ingressi previsti in questa Asl. Purtroppo, devo constatare che né Verì né Romano parlano più del migliaio di operatori sanitari in somministrazione utilizzati nelle Asl abruzzesia 350 dei quali (occupati presso la Asl 1) scadono i contratti al 31 marzo 2022. Si tratta di infermieri, Oss, ausiliari, tecnici di laboratorio, radiologi amministrativi ecc. che rischiano di essere dei disoccupati, dopo che li abbiamo chiamati angeli e li abbiamo definiti eroi. Ebbene: loro non si sentono né eroi né angeli ma lavoratori di serie B che, finito il periodo di massima emergenza, vengono messi da parte e lasciati al loro destino».

    Sacchetta, quindi, chiede «di attivare il percorso di stabilizzazione dei lavoratori e lavoratrici in somministrazione nel rispetto anche dell’ordinanza del Consiglio di Stato che ha riconosciuto la somministrazione tra i contratti flessibili per cui è possibile attivare le stabilizzazioni. Tutto ciò sarebbe un giusto riconoscimento per queste donne e uomini che hanno combattuto in corsia che hanno contribuito a salvare vite, che hanno lottato, pianto e sperato. Hanno rischiato anche loro di ammalarsi e qualcuno è stato colpito dal virus. Ma mai nessuno si è arreso o ha mostrato segni di cedimento. Sono lavoratrici e lavoratori che da oltre due anni stanno evitando che il sistema sanitario regionale non collassi sotto i colpi del Covid, con contratti prorogati ogni sei mesi, ogni tre mesi e a volta ogni mese se non addirittura ogni settimana. Tale richiesta nasce anche dalla necessità di non sguarnire la sanità regionale delle professionalità che fino ad oggi hanno garantito e migliorato il servizio sanitario nella regione Abruzzo».

    Al riguardo, Uiltemp Abruzzo interpella anche i candidati sindaci del Comune dell’Aquila, direttamente interessati al problema occupazionale che da esso potrebbe derivare, al Governo Regionale di intervenire e porvi rimedio, e chiede un incontro urgente proprio con i candidati sindaci del Comune di L’Aquila e con l’assessore alla Sanità per trovare soluzioni condivise per garantire la continuità occupazionale ai lavoratori e lavoratrici in somministrazione.

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