La notte tra venerdì e sabato scorsi, la sede del Municipio di Cupello è stata oggetto di una serie di atti vandalici.
Ignoti, introdottisi furtivamente nel Municipio, forzando un accesso laterale, hanno spaccato alcuni vetri, utilizzato gli estintori spargendone il contenuto nella Sala consiliare ed altri locali, avviato un principio di incendio sulla porta dell’Ufficio del Sindaco e messo a soqquadro l’area che ospita il circolo dei pensionati, dove, tra l’altro, hanno dato fuoco alla bandiera della Repubblica.
Allertati dal primo cittadino, i Carabinieri della locale Stazione unitamente a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vasto, si sono recati sul posto per gli accertamenti di competenza. Scongiurata l’ipotesi del furto di documenti sensibili, anche perché la casa comunale è in via di ultimazione di importanti lavori di ristrutturazione che ha costretto il ripiegamento presso altra sede municipale comunale, l’attenzione investigativa si è incentrata su dispetti perpetrati nottetempo a mo’ di sfregio, evidentemente riconducibili a eventuali discussioni avvenute negli ultimi tempi.
Individuato un possibile sospetto, grazie alla collaborazione del Sindaco e del suo staff, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione locale di iniziativa alla ricerca di tracce o cose pertinenti al grave atto vandalico.
In considerazione di numerose tracce di calzatura lasciate sul posto, favorite dalla presenza dello schiumogeno polverizzato degli estintori, si isolavano una serie di passaggi che consentivano di individuare un giovane del luogo, S.A. 25enne, al quale venivano sequestrate due paia di scarpe che per foggia, dimensioni e impronta, erano perfettamente compatibili con i calchi rinvenuti.
S.A., già noto ai Carabinieri di Cupello e
Vasto per recenti pregiudizi di polizia, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Vasto per i reati di danneggiamento aggravato, danneggiamento seguito da incendio e danneggiamento della bandiera della Repubblica.
Il movente del gesto trae probabilmente origine in alcuni diverbi avuti con pensionati del luogo, che, riunitisi nel circolo loro devoluto, hanno più volte evidenziato l’atteggiamento molesto del giovane.
- FOTO DI REPERTORIO