FRAINE – L’automobile distrutta ritrovata in fondo al dirupo creatosi in seguito alla frana sulla provinciale per Fraine potrebbe essere stata usata per commettere furti in abitazioni nei vari centri dell’Alto Vastese.
Il “giallo” di Fraine si avvia alla soluzione, grazie al lavoro investigativo condotto dagli uomini dell’Arma dei due comandi stazione di Schiavi di Abruzzo e Castiglione Messer Marino, rispettivamente al comando dei marescialli Antonio Spinelli e Antonio Di Pancrazio.
Sabato scorso un’autovettura, o meglio ciò che ne rimane dopo un volo di centinaia di metri in un precipizio, è stata rinvenuta dai Carabinieri sul fondo del dirupo originatosi dopo l’enorme frana che ha inghiottito, nei mesi scorsi, la provinciale Fraine-Carpineto al km 29.
Sul posto, per gli opportuni controlli, insieme ai militari dell’Arma, anche una squadra di Vigili del fuoco di Agnone (Is). Proprio questi ultimi hanno raggiunto, con l’utilizzo di corde, il veicolo sul fondo del dirupo.
All’interno del rottame nessun corpo e nessun ferito. Esclusa dunque l’ipotesi di incidente resta l’altra spiegazione: qualcuno ha buttato volontariamente giù dal precipizio l’autovettura, forse nel tentativo di occultarla o distruggerla.
E proprio sulla base di questa constatazione si è indirizzato il lavoro degli investigatori dei Carabinieri.
Le indagini sono tenute nel più stretto riserbo, ma verosimilmente potrebbe trattarsi dell’autovettura utilizzata da ladri per i recenti furti nei vari centri dell’Alto Vastese.
Solo nei giorni scorsi, infatti, due tentativi di furto si sono registrati a Schiavi di Abruzzo. Colpi sventati dagli stessi proprietari degli immobili che si sono accorti dei ladri mettendoli in fuga.
E il rottame dell’automobile potrebbe corrispondere, per colore e modello, al veicolo notato in paese subito dopo il tentativo di furto in piazza Caduti d’Ungheria.
Le indagini dei Carabinieri vanno avanti, ma sarebbero ormai prossime ad una svolta.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com