«Vi richiamo all’ordine, consiglieri vi richiamo all’ordine. Smettetela o sospendo la seduta» e dopo una, due, tre sonore ed energiche scampanellate, il sindaco Daniele Saia è stato costretto a sospendere la seduta del Consiglio comunale per dieci minuti.
All’origine della decisione del primo cittadino l’impossibilità di gestire una situazione di tensione che si è venuta a creare tra il consigliere di maggioranza, Mario Petrecca, e il capogruppo della minoranza, Vincenzo Scarano. Mentre quest’ultimo invitava l’amministrazione a «prendere contatti con i medici per avere il polso della situazione della circolazione del virus in città», il consigliere Petrecca ha preso la parola arbitrariamente rivolgendo all’avversario politico questa domanda secca e diretta: «E’ vero che lei ha partecipato, nei giorni scorsi, ad un pranzo con più persone?».
E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della proverbiale pazienza di Scarano, il quale ha chiesto alla segretaria di verbalizzare quella che a suo avviso è una palese «violazione della privacy», una ingerenza nella «mia vita privata». Tra le urla di entrambi, Scarano da un lato e Petrecca dall’altro, il sindaco Saia è stato costretto a sospendere la seduta per riportare un minimo di ordine e far placare gli animi.