(ANSA) – MONTENERO DI BISACCIA (CAMPOBASSO) – L’edificazione del porto di Montenero di Bisaccia “Marina Sveva”, la concessione di un finanziamento di 13,5 milioni di euro da parte di Banca Etruria per la costruzione dello scalo, il fallimento di una delle società che hanno realizzato l’opera, sono al centro di tre diversi esposti presentati alla Procura di Larino (Campobasso), alla Procura di Arezzo ed alla Procura di Ferrara da parte di un progettista nonché ideatore dell’infrastruttura. Una vicenda complessa quella che interessa lo scalo montenerese sul quale sono aperti più filoni d’indagine. A Larino (Campobasso) è aperto un fascicolo per abuso d’ufficio e reati edilizi a seguito di un’istanza presentata da uno dei soci fondatori dell’opera mentre la Procura di Arezzo è al lavoro nell’ambito di una più ampia inchiesta per bancarotta fraudolenta su finanziamenti concessi dalla vecchia Banca Etruria tra i quali quello di 13,5 milioni di euro per il porto di Montenero di Bisaccia.
La Procura ferrarese, invece, è stata chiamata in causa per il fallimento di una delle società che hanno realizzato l’opera.
Chiede chiarezza, uno dei progettisti nonché ideatore dell’opera. “La prima denuncia/querela l’ho presentata presso la Procura di Larino – dice all’Ansa il professionista di Termoli – Carlo Zaccardi – per la difficoltà di avere accesso agli atti inerenti lo scalo. A seguito della visione dei documenti riscontrai quelle che, a mio parere, potrebbero presentarsi come possibili irregolarità costruttive, tanto che le sottoposi all’attenzione della stessa Procura perché valutasse se le mie impressioni fossero anche la realtà dei fatti. Nel frattempo a seguito di alcuni comportamenti poco chiari feci altri esposti. Oltre alla Procura di Arezzo, ho interessato anche la Procura di Ferrara”.(ANSA).
Bancarotta di Banca Etruria, nell’indagine anche il finanziamento del porto di Montenero di Bisaccia
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