Si è tenuta in data odierna, presso la Prefettura di Chieti, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Gaetano Cupello, alla quale hanno partecipato il Questore di Chieti, Leonida Marseglia, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Cosimo Di Caro e Massimo Otranto ed il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio.

Il Comitato ha esaminato la situazione della sicurezza pubblica nel Comune di Fossacesia, teatro del furto, verificatosi la scorsa notte, in danno di uno sportello bancomat della locale filiale della Banca Intesa San Paolo, divelto a seguito di una deflagrazione causata dall’innesco della cosiddetta “marmotta esplosiva”, ordigno artigianale utilizzato dai malviventi per questa tipologia di furti.
Il Sindaco Di Giuseppantonio, pur ribadendo l’impatto positivo della capillare presenza sul territorio delle Forze dell’ordine, ha rappresentato che l’episodio è stato avvertito dalla cittadinanza, anche per le modalità con cui è stato realizzato.
Il Sindaco ha, inoltre, segnalato i recenti episodi di furti in private abitazioni, verificatisi lo scorso weekend nella zona a confine con il limitrofo Comune di Rocca San Giovanni.
Il Prefetto, ferma restando l’attività investigativa diretta dall’Autorità Giudiziaria, ha disposto che siano intensificati, ad opera delle Forze dell’ordine, i servizi di controllo del territorio nella zona, anche con riferimento alle ore notturne e secondo le modalità tecnico-operative che saranno disciplinate con apposita ordinanza del Questore.

Il Comitato ha, altresì, convenuto sull’opportunità di convocare, in una prossima seduta del consesso, i responsabili delle filiali bancarie e degli istituti postali presenti sul territorio provinciale, al fine di valutare l’adozione di accorgimenti e specifiche misure, come ad esempio la dotazione di dispositivi antirapina installati negli sportelli automatici bancari, che rilasciano inchiostro macchiando le banconote, laddove il prelievo avvenga in maniera impropria.
Tale ultima iniziativa fungerebbe, come già sperimentato altrove, da efficace deterrente per i malintenzionati, in quanto renderebbe, di fatto, inutilizzabili le banconote “macchiate” provento di furto.