Non è mica finita qui: per mettere la parola fine alla vicenda del ‘bando borghi’ – un finanziamento milionario possibile grazie alle risorse del Piano di ripresa e resilienza aggiudicato al progetto presentato dal Comune di Pietrabbondante – bisognerà attendere più di due mesi.
È fissata al 24 novembre prossimo, infatti, l’udienza pubblica. Una vicenda – che vale 20 milioni di euro, non bruscolini – che vede ‘contrapposti’ due piccoli comuni del Molise altissimo, Pietrabbondante (che il bando se l’è aggiudicato) e Castel del Giudice (che ha inteso ricorrere alla giustizia amministrativa, arrivato secondo in graduatoria ad una manciata di voti).
Ieri il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospensiva cautelare avanzata dal Comune amministrato da Lino Gentile. Istanza questa avanzata a seguito della decisione del Tar Molise che aveva rigettato il ricorso teso ad annullare l’assegnazione della somma che, una apposita commissione giudicatrice designata dalla Regione Molise, aveva assegnato al comune guidato da Antonio Di Pasquo.
Allo stato dell’arte, il finanziamento da 20 milioni resta appannaggio del progetto denominato «Pietrabbondante, un angolo di mondo fra cielo e terra».
Il sindaco Antonio Di Pasquo non può che dirsi soddisfatto per la pronuncia del Consiglio di Stato «che consentirà a tutti gli enti interessati di procedere spediti con i successivi atti amministrativi che porteranno alla realizzazione di importanti interventi di valorizzazione del piccolo borgo molisano che tra l’altro ospita un sito archeologico famoso in tutto il mondo».
Lo stesso primo cittadino ringrazia i legali che patrocinano il Comune e cioè gli avvocati Vincenzo Iacovino, Vincenzo Fiorini e Marco Scarano «che sono riusciti a dimostrare, in una materia nuova, delicata e specialistica, quale i finanziamenti del Pnrr, la legittimità dell’azione amministrativa e dell’operato del Comune di Pietrabbondante».
L’ultimo atto, però, ancora è da venire: il 24 novembre prossimo, appunto, si entrerà nel merito della vicenda. E, come scrivono i magistrati nell’ordinanza pubblicata ieri, «rimanendo impregiudicata ogni decisione sulla procedibilità dell’appello principale, le ulteriori questioni oggetto di giudizio, dedotte con l’appello principale e l’appello incidentale, meritano di essere approfondite nella sede di merito, con riferimento, altresì alla possibilità di intendere il riferimento al numero di trecento unità immobiliari residenziali non superiore a 300 – previsto a pag. 4 dell’avviso di selezione manifestazione di interesse rivolta ai comuni del Molise (criteri di selezione) – anziché quale requisito meramente indicativo, quale requisito di ammissibilità di natura escludente e alla legittimità dell’operazione di perimetrazione del borgo eseguita dal Castel del Giudice ai fini della partecipazione alla procedura selettiva de qua, tenuto conto, altresì, delle modalità osservate per il computo dell’indice di spopolamento».
Nelle more della definizione merito, «per la cui trattazione (in ragione delle esigenze di celerità proprie dei giudizi coinvolgenti interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal Pnrr) viene comunque fissata l’udienza pubblica del 24 novembre 2022, stante la necessità di approfondire le questioni dedotte non soltanto in via principale ma anche in via incidentale, la cui fondatezza è suscettibile di condurre all’esclusione (anche) dell’appellante principale, nonché considerato l’avanzato stato della procedura amministrativa per cui è causa, giunta all’assegnazione delle risorse in favore del Comune di Pietrabbondante (decreto ministeriale n. 683 del 3.8.2022 in atti), non sussistono i presupposti per la concessione della richiesta misura cautelare».
di Lucia Sammartino da PPM