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  • Belmonte dice no alla guerra e alla violenza con le parole di Papa Francesco scolpite nella pietra

    La ricorrenza festiva del santo patrono di Belmonte del Sannio, Sant’Anacleto, oggi 13 luglio, sarà arricchita da un evento singolare: l’inaugurazione e benedizione da parte del vescovo di Trivento, monsignor Claudio Palumbo, di una lapide, installata alla base del monumento ai caduti, recante un monito di Papa Francesco contro la guerra in Ucraina e contro la violenza più in generale. Si tratta di una iniziativa della Caritas diocesana di Trivento, guidata da don Alberto Conti, alla quale il Comune di Belmonte del Sannio ha aderito.

    «La guerra è follia! Per tutti i caduti dell’inutile strage, per tutte le vittime della follia della guerra.
    Mai più guerre. Da ogni terra si levi un’unica voce: no alla guerra e alla violenza, sì al dialogo e alla pace!». L’evento assume un significato particolare, essendo il Comune di Belmonte del Sannio il primo nel Molise a compiere questa scelta e a far propria la richiesta della caritas diocesana di Trivento, rivolta a tutti i paesi della diocesi, di apporre, alla base del monumento ai caduti, la frase del Papa. Altri due comuni abruzzesi, Castelguidone e Schiavi di Abruzzo, facenti parte della diocesi di Trivento, hanno risposto, nelle scorse settimane, allo stesso appello e hanno già fatto installare la frase all’interno dei propri monumenti.

    «Si attende ora che altri comuni della diocesi triventina, raccogliendo l’esempio di Belmonte del Sannio, facciano scelte analoghe. – spiega Franco Mazziotta, tra i promotori dell’iniziativa – A fronte di una politica, autoreferenziale, sorda e incapace di raccogliere il grido della pace che nasce dal cuore dei popoli, questi atti simbolici rappresentano, dal basso, sul piano educativo, un semplice, efficace mezzo di rottura del fronte bellicista. Quest’ultimo, assecondando il mercato delle armi, ignorando le guerre dimenticate nel mondo e, dopo quasi un anno e mezzo di guerra in Ucraina, non facendo nulla per favorire un reale negoziato, ha ridotto a carta straccia l’articolo 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Un grazie particolare va rivolto al vescovo di Trivento, – aggiunge Mazziotta – che, in sintonia con Papa Francesco, ha subito accettato e condiviso con i sacerdoti la proposta. Un grazie di cuore anche al sindaco Errico Borrelli, che con piena disponibilità ed entusiasmo ha accettato l’iniziativa che gli ho presentato; all’ex parroco don Francesco Martino, che si è reso pienamente disponibile al fine di realizzarla, coronando così, in nome della pace, il suo ultimo giorno di ministero pastorale vissuto, con piena disponibilità e amore, a Belmonte del Sannio».

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