ANSA – Luigi Di Maio presenta la sua squadra di governo e scoppia il caso scuola. Alla guida del ministero dell’Istruzione viene indicato Salvatore Giuliano, che ospite a L’Aria che tira, parla della Buona Scuola, la riforma del governo Renzi.
“La buona scuola va superata e migliorata – afferma-. Non abolita? Sui precari bisogna continuare ad assorbire tanti docenti”. Anche Luigi Di Maio interviene: “Noi dobbiamo superare le criticità della Buona Scuola che non investe risorse nell’edilizia scolastica. Bisogna- ha detto – riportare al centro lo studente”.
Successivamente Giuliano fa una precisazione, sostenendo che le sue parole sono state strumentalizzate, rincarando le critiche alla riforma: “La buona scuola è un provvedimento disastroso, che ha distrutto la vita di migliaia di insegnanti. Le mie parole sono state strumentalizzate”.
E, in una nota, Giuliano liquida la Buona Scuola così: “Tutta da buttare e da riscrivere da capo”. “Alle assunzioni fatte, e che restano, ne faremo altre – rileva -. Ci tengo a far sapere inoltre che mi sono dimesso dal sindacato ANP il giorno successivo alla dichiarazione avvenuta in un convegno, dove ANP utilizzava il termine “docente contrastivo” con riferimento ai docenti contrari alla buona scuola. Non scioperai in occasione dello sciopero del 5 maggio contro la 107 poiché coincideva con le prove invalsi. Insieme a tanti docenti e dirigenti sostenemmo che la 107 andava superata, conclude Giuliano.
Sulla vicenda interviene il leader Pd, Matteo Renzi. “Giuliano è un nostro amico, è un consulente della Giannini e della Fedeli. E’ un preside, anche bravo, che ci ha aiutato a scrivere la riforma della Buona scuola. In tanti momenti, anche di polemiche e insulti, lo ricordo darmi il sostegno pubblico: ‘presidente sono con lei, vada avanti’. La nota di oggi? Penso che ce l’abbia fatta Casaleggio”.
Ribatte Giuliano: “Sono stato presentato 4 ore fa e ho scoperto di essere stato quello che ha scritto la Buona Scuola, non ho scritto un rigo. Scopro di avere amicizie importanti, io l’onorevole Matteo Renzi l’ho visto due volte in pubbliche occasioni, ho una concezione di versa di amicizia. Questa mattina in una trasmissione ho usato forse un termine troppo morbido, dicendo superiamo la riforma. Allora dico riscriviamola”