“Se prima Agnone era conosciuta solo per le campane, oggi lo è anche per il calcio”. E’ sicuro quello che dice Fernando Sica da venticinque anni dirigente dell’Olympia Agnonese e responsabile del settore giovanile granata. Intervistato da l’Eco online, il professore parla dei successi raggiunti dai suoi ragazzi, in particolare juniores e allievi, di un vivaio che cresce di anno in anno e capace di sfornare elementi inseguiti da club professionistici (vedi Basilio Antonelli e Davide Spadone), dei validi e valorosi tecnici, dell’indotto economico che il fenomeno calcio è riuscito a creare in alto Molise, ed ancora del futuro del club di viale Castelnuovo. “Non continuare con il calcio ad Agnone sarebbe un suicidio – ammette a microfoni spenti –. E’ vero l’intera società è dimissionaria compreso il sottoscritto, ma l’augurio è quello che si possa trovare la quadra e ripartire. Mi auguro che il sindaco Lorenzo Marcovecchio a cui è stato rimesso il mandato sappia interagire con le vari componenti per tentare di risolvere il problema. La serie D – aggiunge Sica – è una categoria che va difesa a denti stretti anche perché rappresenta la massima espressione calcistica regionale