La nomina agli Interni del leader della Lega fa tirare un sospiro di sollievo a tutto il comparto che ruota attorno al settore armi, dai cacciatori, ai campi di tiro privati, passando per tutti gli appassionati di armi e di tiro che detengono legalmente delle armi da fuoco e avevano annusato l’imminente introduzione di pesanti limitazioni alla propria libertà.
Pubblichiamo, di seguito, la nota del Comitato Direttiva 477, che nasce per iniziativa di un gruppo di appassionati, collezionisti ed operatori del settore armiero a seguito dell’approvazione della Legge 17 aprile 2015 n. 43, una sorta di lettera aperta indirizzata al neo ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Gentilissimo Sen. Salvini,
come presidente del Comitato Direttiva 477 sono a congratularmi per l’esito delle vicende relative alla formazione del neonato Governo ed a porLe i più sinceri auguri di buon lavoro per il Suo nuovo incarico di Ministro. Siamo certi che saprà ottenere i migliori risultati per la tutela della sicurezza degli Italiani e dei Diritti dei cittadini onesti che detengono legalmente armi ed a tal fine, come già ribadito nelle molteplici occasioni di incontro con Lei e con i membri del Suo Partito, la nostra associazione rimane a disposizione per sostenere ed aiutare il Governo ed il Parlamento ad affrontare e risolvere i numerosi problemi che affliggono i cittadini che rappresenta.
Abbiamo fin dalla nostra costituzione apprezzato la disponibilità e l’impegno del Suo Partito a tutela dei detentori legali di armi, dei tiratori e dei cacciatori fino a vedere con gran soddisfazione formalizzato tale impegno mediante il documento che ha sottoscritto a febbraio in occasione di HIT Show 2018 e siamo sicuri che potremo presto vedere trasposti in fatti concreti gli intenti ivi sintetizzati.
I problemi che richiedono di essere affrontati urgentemente sono molteplici, a cominciare dal delicatissimo recepimento della direttiva armi e dalla regolamentazione dei poligoni di tiro privati, così come ovviamente dalla necessaria riforma dell’istituto della legittima difesa, ma confidiamo nella buona volontà del Governo e del Parlamento nonché nel Suo personale impegno al fine di garantire agli Italiani leggi giuste e improntate a criteri di razionalità e buonsenso. [G.M.]