LANCIANO – L’operazione denominata “LOST SIGNAL” ha consentito di individuare una vasta attività criminosa ad opera di soggetti provenienti prevalentemente dall’area Frentana e dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti di diverse specie. L’area interessata ai “movimenti” della droga comprendeva il territorio lancianese fino alla costa.
Le investigazioni, iniziate nel mese di gennaio del corrente anno e durate quindi 9 mesi, hanno avuto origine da alcuni approfondimenti effettuati sul conto di taluni personaggi assuntori di droghe e trovate in possesso, durante specifici servizi di prevenzione sul territorio, di diversi quantitativi di stupefacenti. I conseguenti servizi di osservazione e pedinamento sul loro conto da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lanciano, camuffati da operai, elettricisti ed operatori ecologici, permettevano di individuare una fitta rete di collegamenti tra una dozzina di persone, tutte responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di cocaina, hashish e Marjiuana. Le investigazioni, effettuate mediante la registrazione di centinaia di conversazioni telefoniche ed ambientali e supportate da altrettanti servizi di pedinamento e di riscontro hanno subìto dei gravi inconvenienti per la scoperta, da parte degli indagati, delle intercettazioni in atto, prima in seguito ad un incidente stradale accaduto ad uno di essi, che portava allo scoperto il dispositivo GPS installato sotto la sua auto (da qui il nome LOST SIGNAL dato all’operazione) e successivamente per effetto delle attività di illecito disvelamento delle attività investigative in atto da parte di un cancelliere impiegato nell’ambito della Procura procedente. A questo punto gli indagati hanno modificato il loro modus operandi adottando immediate precauzioni, situazione che costringeva i Carabinieri di Lanciano, in accordo con la Procura inquirente, di effettuare un intervento che permetteva l’arresto in flagranza di due degli indagati ed il recupero di circa 400 grammi di cocaina, occultata in una casa di riposo dagli stessi frequentata ed il sequestro di 32mila euro in contanti. L’articolata attività info-investigativa condotta dagli investigatori del dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile, ( in particolare sono state intercettate centinaia di ore di conversazioni telefoniche, rese di difficile interpretazione a seguito delle cautele attivate dagli indagati) ha consentito di acclarare elementi di colpevolezza a carico di complessivi undici indagati, nei confronti di quattro dei quali il G.I.P. del Tribunale di Lanciano Dr. Massimo CANOSA ha ritenuto, concordando con le risultanze investigative proposte, emettere motivati provvedimenti restrittivi in ordine a reiterati e sistematici episodi criminosi accertati di spaccio di droghe. Tre degli indagati dovranno rispondere del reato di favoreggiamento reale.Circa 30 Carabinieri della Compagnia di Lanciano, supportati da 1 unità cinofila antidroga del Comando Provinciale di Chieti, hanno dato la materiale esecuzione alle 4 ordinanze di custodia cautelare (2 in carcere e 2 ai domiciliari) nei confronti di:
– POLIDORI Roberto, 63 anni di Lanciano; (in carcere)
– PETRILLO Maurizio, 50 anni di Lanciano;(in carcere)
– POLIDORI Antonio Luca, 26 anni di Lanciano; (domiciliari)
– BEVILACQUA Anthony, 27 anni di San Vito Chietino(domiciliari)
Contestualmente all’esecuzione delle misure restrittive, sono state eseguite anche le perquisizioni domiciliari nel corso delle quali sono stati sequestrati 5 grammi di hashish dei quali l’arrestato POLIDORI Antonio Luca stava cercando di disfarsi all’arrivo dei Carabinieri.
L’operazione ha permesso di ottenere i seguenti risultati: quattro ordinanze cautelari, due arresti in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti; sette persone segnalate in stato di libertà; trenta persone segnalate quali assuntori di droga; il sequestro di quasi 1 Kg di sostanze stupefacente varie e il sequestro di 32mila euro in contanti.