«Un’emozione grande quella che abbiamo provato a Capracotta con la commemorazione di Osman Carugno, capracottese e unico molisano “Giusto tra le Nazioni“. Un doveroso omaggio per celebrare degnamente un figlio di Capracotta che si è distinto per un’azione di grande eroismo, salvando dalla persecuzione nazista ben 38 ebrei di origine jugoslava, riuscendo a nasconderli per oltre un anno tra il 1943 e il 1944. Con I’ intitolazione di una piazzetta e del giardino dei Giusti, all’interno della villa comunale, abbiamo fatto la cosa giusta».
Lo dichiara il sindaco di Capracotta, Candido Paglione, al termine della cerimonia, nella giornata di ieri, durante la quale la comunità locale e l’Arma dei Carabinieri hanno reso omaggio alla fulgida figura del maresciallo Carugno. A rappresentare l’intera Legione Carabinieri di Abruzzo e Molise il vice comandante, il generale di brigata Antonio Buccoliero. L’alto ufficiale ha presenziato alla cerimonia insieme ad altri militari della territoriale, a partire dal comandante provinciale dei Carabinieri di Isernia, il colonnello Vincenzo Maresca. Presente anche la Prefetto di Isernia e diversi sindaci dell’Alto Molise.
«Lo abbiamo fatto – riprende Paglione – con grande commozione, ma anche con sincera gratitudine, con la speranza di lasciare a chi verrà dopo di noi un messaggio chiaro contro ogni forma di intolleranza, di xenofobia e di antisemitismo. E abbiamo ribadito l’importanza di coltivare la memoria, per evitare che le tragedie vissute possano ripetersi. È successo e non può essere dimenticato, perché potrebbe succedere ancora. Per questo vogliamo tramandare gli esempi morali che sono il pilastro della nostra identità di popolo democratico».
«Quella del maresciallo Osman Carugno è una storia bella, la storia di un’Italia minore che è quanto mai attuale ed emblematica nel mondo di oggi, così travagliato da problemi di convivenza tra culture ed etnie. – chiude Paglione – Capracotta è fiera e orgogliosa di aver dato i natali a quest’uomo che si oppose alla follia criminale nazista, anche rischiando la vita. Osman Carugno scelse da che parte stare e non girò la testa dall’altra parte. Oggi, tutti insieme, abbiamo scritto davvero una bella pagina per Capracotta e per l’intero Molise».