«Anche quest’anno, anticipando di qualche giorno, abbiamo celebrato la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Lo abbiamo fatto con una cerimonia semplice e minimale, nel pieno e consapevole rispetto delle restrizioni legate alla grave emergenza sanitaria in atto».
Così il sindaco di Capracotta, Candido Paglione, a commento delle celebrazioni in onore dei caduti.
«Abbiamo deposto una corona di alloro davanti alle lapidi, erette sulla facciata del palazzo comunale e sotto il monte, nel luogo dove avvenne la barbara esecuzione dei fratelli Fiadino il 4 novembre del 1943. – continua il primo cittadino – Le lapidi sulla facciata del Municipio riportano i nomi dei ragazzi che partirono da Capracotta e morirono per difendere la nostra Patria nella prima Guerra mondiale, il conflitto più terribile che il mondo avesse visto fino ad allora. Il loro sacrificio e quello dei fratelli Rodolfo e Gasperino, venticinque anni dopo, hanno contribuito alla costruzione di un paese unito e libero, l’Italia nella quale oggi abbiamo il privilegio di vivere.
E oggi esponiamo anche la bandiera neozelandese sul balcone del municipio. Lo facciamo – ancora una volta – in memoria di Bill Parker, il prigioniero al quale i fratelli Fiadino avevano dato ospitalità. Parker, infatti, tornò a Capracotta nel 1999 proprio per rivedere i luoghi dove aveva trovato rifugio e per rendere omaggio alle tombe di Rodolfo e Gasperino. In quell’occasione egli chiese al comune di Capracotta di voler esporre la bandiera del suo paese ogni anno il 4 novembre. Ecco, basta semplicemente ricordare la storia per comprendere quanto sia importante coltivare la memoria e trasmettere alle nuove generazioni il testimone per custodire gelosamente questo grande patrimonio rappresentato dall’Unità Nazionale».