L’Eco dell’Alto Molise-Vastese on line pubblica il documento sottoscritto da 14 amministrazioni comunali che rivendicano il diritto alla salute e allo stesso tempo vogliono riconosciuto l’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’ di Agnone quale struttura di “area particolarmente disagiata”. Il documento è stato inviato ai governatori di Abruzzo e Molise, ai ministri della Salute e dell’Economia. Ecco cosa dice.
Al Sig.Presidente della Giunta Regionale del Molise
Al Sig.Presidente della Giunta Regionale dell’Abruzzo
Al Sig.Ministro della Salute
Al Sig.Ministro dell’Economia
LORO SEDI
Premesso che:
– dopo un primo riordino della rete ospedaliera promosso con DCA della Regione Molise n. 19/10 del 10.05.2010, n.63/10 del 10.09.2010 e n. 68/10 del 29.09.2010, è avvenuto un primo riassetto dell’Ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone in Stabilimento Ospedaliero afferente al Presidio Ospedaliero Veneziale di Isernia;
– successivamente, con DCA 84/2011 del 10.10.2011 la stessa struttura commissariale confermava la definitività del dispositivo del DCA 20/2011 sull’attivazione del Pronto Soccorso/Astanteria e sull’aumento conseguente dei posti letto di tale struttura in considerazione delle peculiarità geografiche e climatiche del bacino di utenza;
– nel DCA 8/13 del 20.03.2013 per il presidio ospedaliero di Agnone era riportata la seguente indicazione:
“l’ospedale di Agnone assume la configurazione di Presidio Ospedaliero di Zona Particolarmente Disagiata, dotato di una unità operativa complessa unica di medicina generale, lungodegenza e rieducazione funzionale. Nell’ospedale è possibile effettuare una chirurgia elettiva in day surgery o, se necessario, in Week surgery, per i casi non dimissibili in giornata, con appoggio nei letti di medicina”;
– di converso, in contrasto con il DCA 8/2013, nel DCA 21/2014 del 04/06/2014, Programmi Operativi 2013-2015, il Presidio di Agnone non è più classificato come Presidio Ospedaliero di Zona Particolarmente Disagiata, e quindi presidio ospedaliero, perdendo tale classificazione per essere presentato come “Presidio di Comunità di Zona particolarmente disagiata;
– il DCA 21/2014 non è stato approvato e respinto nelle riunioni seguenti di fine 2014 dal Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza della Regione Molise;
– nell’Adozione di proposta dell’Atto Aziendale ASREM, approvato con Provvedimento del Direttore Generale Asrem n. 136 del 03.12.2014, ancora non approvato con DCA dalla struttura Commissariale, in merito al Caracciolo è riportato: “L’indicato DCA n.8/2013, configura l’Ospedale di Agnone quale Presidio Ospedaliero di Zona particolarmente disagiata prevedendovi un’unica Unità Operativa Complessa clinica”;
– ultimamente, per ammissione esplicita in riunioni pubbliche del mese di febbraio 2015 e a mezzo stampa della Struttura Commissariale e della Direzione Aziendale ASREM, l’elaborazione del riassetto della rete ospedaliera prevede presso il San Francesco Caracciolo un “Punto di Primo Soccorso/Punto di Primo intervento”, configurando, di fatto, l’ospedale di Agnone non più come Ospedale di Area Particolarmente Disagiata ma come struttura in ricon
versione verso strutture territoriali e/o per post acuzie, cosa che pregiudica ulteriormente la possibilità di avere un’adeguata emergenza/urgenza
considerato che:
– con nota del 29 luglio 2014, il Ministro della salute ha trasmesso alla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province di Trento e Bolzano la bozza definitiva del decreto ministeriale con cui è approvato il regolamento, recante «Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, in attuazione dell’articolo 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004 n. 311 e dell’articolo 15, comma 13, lettera c) del decreto legge 6 luglio 2012 n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n. 135»; su tale decreto del Ministro della salute, d’intesa con il Ministro dell’economia e delle finanze, è stata acquisita l’intesa con la predetta Conferenza permanente, nella seduta del 5 agosto 2014; – il decreto ministeriale in discorso è allo stato in via di imminente pubblicazione; nel decreto del Ministro della salute è prevista, nel paragrafo 9.2.2, una specifica disciplina per i «Presidi Ospedalieri in Zone Particolarmente Disagiate», sulla quale, peraltro, la Conferenza permanente fra Stato, regioni e province autonome non ha espresso alcuna proposta emendativa, condividendo, invece, integralmente il testo del Governo; in questo paragrafo del decreto ministeriale si stabilisce che in zone particolarmente disagiate, che distano più di 60 minuti dal più vicino presidio di pronto soccorso – superando così i tempi previsti per poter usufruire di un servizio di emergenza efficace – possono essere istituiti dalle Regioni specifici presidi ospedalieri;
– in tali presidi ospedalieri, fra l’altro, occorre garantire la presenza e le attività di un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all’emergenza-urgenza, con i necessari «servizi di supporto attività di medicina interna e chirurgia generale ridotta»;
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L’ospedale “San Francesco Caracciolo” ubicato ad Agnone (IS) – facente parte dell’Azienda Sanitaria Regione Molise (ASREM) – serve una trentina di comuni montani a cavallo tra l’alto Molise, l’alto Vastese e l’alto – medio Trigno. Si tratta di un ospedale di confine tra Abruzzo e Molise ricadente in zona particolarmente disagiata geograficamente e idrogeologicamente, con collegamenti di rete viaria complessi.
I diversi comuni, serviti dall’ospedale di Agnone, presentano un elevato indice di rugosità del territorio con una media altimetrica superiore agli 800 mt. slm. Sono collegati da una rete stradale assolutamente tortuosa, disagiata e complessa, con il notevole aggravio dei tempi di percorrenza dovuto al maltempo soprattutto durante il periodo invernale con costante formazione di ghiaccio sulla carreggiata ed abbondanti nevicate. Per di più si tratta di un’area ad elevato rischio idrogeologico, con continui e ripetuti eventi franosi e smottamenti di terreno che complicano e ritardano soventemente la circolazione stradale.
Pertanto entro il tempo minimo inderogabile di 60 minuti, ex lege prefissato, è molto spesso impossibile poter raggiungere il presidio di pronto soccorso più vicino, diverso ovviamente da quello di Agnone, per assicurare l’indispensabile ed irrinunciabile servizio di emergenza efficace; ne derivano, conseguentemente, gravissimi e pesanti rischi per la salute e per la integrità delle persone e delle comunità della zona di confine abruzzese – molisana, che raggiunge una popolazione residente di circa trentamila persone e che triplica durante il periodo estivo.
Proprio la tutela del diritto alla salute, oggetto di pregnante riconoscimento costituzionale, impone che sia autorizzata e prevista la costituzione nell’ospedale “San Francesco Caracciolo” di un presidio ospedaliero con pronto soccorso h24 in zona particolarmente disagiata;
Questa situazione è stata anche evidenziata dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS), nell’ambito della “Strategia Nazionale per le Aree Interne” che ha classificato i comuni dell’alto Molise, dell’alto Vastese e dell’alto – medio Trigno come “Periferici” e “Ultraperiferici” , certificando la lontananza di questi comuni dai “Centri di offerta dei servizi” compresi quelli sanitari;
Peraltro il bacino di utenza dell’ospedale San Francesco Caracciolo presenta un indice di vecchiaia tra i più alti d’Italia, quindi, i soggetti esposti a maggiori rischi per la salute, gli anziani, di certo non potrebbero avere le cure necessarie in un tempo utile.
Va infine rimarcato che il TAR Molise, con ordinanza di sospensiva del 11/09/2014 su ricorso n. 302/2014 avverso il citato DCA 21/2014 – Programmi Operativi 2013-2015 -, ha accertato la peculiarità di area particolarmente disagiata del comprensorio dell’alto Molise, dell’alto Vastese e dell’alto – medio Trigno.
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PER TUTTO QUANTO PREMESSO E CONSIDERATO,
i sottoscritti sindaci rivolgono accorato e pressante appello ai Sigg.ri Presidenti della Giunte Regionali del Molise e dell’Abruzzo, nonché ai Sigg.ri Ministri della SALUTE e dell’ECONOMIA, affinché nei Piani Sanitari delle due Regioni contermini (e negli Atti Aziendali conseguenti) venga riconosciuta ed affermata, anche per il tramite di accordi di confine, la necessità di mantenere in vita l’Ospedale di Agnone in quanto Presidio Ospedaliero in Zona Particolarmente Disagiata.