CELENZA SUL TRIGNO – Ha sciolto la riserva e si candida a sindaco di Celenza con l’ambizione condivisa di riaggregare e pacificare la popolazione riportandola alla vitalità socio-politico-culturale degli anni migliori. L’uomo giusto al momento giusto.
Walter Di Laudo, 56 anni, medico anestesista presso l’O.C. San Pio di Vasto, vanta una lunga esperienza politica, amministrativa, sociale, ricreativa iniziata e portata avanti ininterrottamente da quando aveva diciassette anni.
Vicesegretario della sezione della Democrazia Cristiana, assessore durante l’amministrazione Firmino Spalletta, capogruppo durante l’amministrazione Rodrigo Cieri, capogruppo durante l’amministrazione Andrea Venosini dalla quale si è dimesso solo dopo due anni per non condivisione di obiettivi e metodi, presidente dell’A.S.TRI. Celenza quando ha conseguito il passaggio storico al campionato di promozione.
Uomo della sintesi, quindi, l’uomo guida sicura per ridare speranza e fiducia a tutti, in particolare ai giovani. Ed è proprio il gruppo dei giovani, come ha raccontato ieri pomeriggio all’apertura della sede elettorale in corso Umberto I, che hanno fatto presa sul suo cuore celenzano, che lo hanno “inchiodato” all’impegno di farsi carico del destino di Celenza per riportarla –gli hanno raccomandato- al prestigio dei tempi in cui erano bambini e il paese era il fiore all’occhiello dell’Alto Vastese. E Walter Di Laudo conosce bene, per esperienza diretta, la forza persuasiva e l’entusiasmo dei giovani per aver vissuto da protagonista il rinnovamento della seconda metà degli anni ’70.
Positivo l’incontro del candidato Di Laudo, accompagnato dai suoi collaboratori, con gli sfiducianti da cui è scaturita la volontà di un progetto comune che sarà definito a breve. Ha ringraziato gli amici del Pd che lo hanno per prima indicato e voluto come candidato. La lista, civica, sarà la più rappresentativa possibile della società celenzana.
Quale la linea fondamentale della sua azione sindacale? Lo ha detto con molta chiarezza e convinzione: mi è stato insegnato che la politica è servizio. Questo sarà il mio essere e fare politico.
Rodrigo Cieri