AGNONE. E’ ormai scontro aperto tra i comuni di Agnone e Belmonte del Sannio per la realizzazione di un impianto a biometano che dovrebbe nascere al confine dei due territori. E mentre il sindaco di Belmonte del Sannio, Anita Di Primio per il 16 dicembre ha convocato una conferenza di servizi che si terrà nel piccolo centro altomolisano, si registrano i primi mal di pancia all’interno della giunta guidata da Lorenzo Marcovecchio. Da indiscrezioni alcuni componenti del suo esecutivo a trazione centrodestra, non sarebbero d’accordo sull’installazione della centrale. In particolare si tratta di due assessori che si dicono contrari al progetto promosso dalla società laziale “Circeo Agricola srl”. Sui nomi vige il massimo riserbo, ma se la presa di posizione di entrambi dovesse uscire ufficialmente allo scoperto, potrebbe minare la stabilità della maggioranza a Palazzo San Francesco in scadenza di mandato.
Intanto si allarga il fronte del no all’iniziativa. Infatti dopo il diniego dei consiglieri di minoranza Daniele Saia e Vincenzo Scarano, che a breve, insieme al consigliere regionale Andrea Greco, terranno un incontro pubblico con la popolazione, e quello manifestato senza giri di parole dal primo cittadino di Capracotta, Candido Paglione, a seguire la scia ci sarebbero diverse amministrazioni del territorio altomolisano e del Vastese chiamati dalla Di Primio ad essere presenti alla conferenza di servizi. Un incontro dove è stata invitata anche il prefetto di Isernia, Cinzia Guercio a conferma che il problema è molto sentito. Nel frattempo si attende il parere della Soprintendenza del Molise che già in passato ha bocciato l’idea di far atterrare una centrale a biomasse nel regno incontaminato di pascoli e produzione di formaggi. In quell’occasione la decisione dell’organo del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, fu motivata da vincoli archeologici in seguito superati dallo spostamento più a valle del progetto. Questa volta però, voci provenienti dal capoluogo di regione, vorrebbero la Soprintendenza intenzionata a dare l’ok anche in virtù delle ultime integrazioni formalizzate dalla “Circeo Agricola srl” che fa capo all’amministratore unico Luigi Norgia. “Nel caso in cui saranno rilasciate le autorizzazioni definitive proporremo ricorso al Tar” ha scritto nero su bianco il sindaco Anita Di Primio nella delibera comunale approvata all’unanimità. Ad acuire lo scontro tra i comuni confinanti, l’assenza all’ultimo consiglio comunale monotematico (si parlava appunto della centrale a biomasse, ndr) di Belmonte del Sannio della segreteria comunale Teresa Miraldi che svolge le identiche funzioni nei due centri. Un episodio, che a detta dalla Di Primio, avrebbe come “mandante” il collega Marcovecchio il quale, per un presunto conflitto di interesse, ha consigliato alla Mirandi di non prendere parte ai lavori di fatto poi verbalizzati, come da regolamento, dal consigliere più giovane dell’assise, Emanuele Nibbio. Insomma, lo scontro è solo agli inizi.