Cinghiali in centro a Lanciano: l’ordinanza parla di «abbattimento», ma la Asl spara inutilmente narcotici.
Ieri uno spiegamento di veterinari Asl ha miseramente fallito con la tecnica del free ranging, cioè sparando un dardo narcotizzante al cinghiale in libertà, per poi catturarlo e liberarlo altrove.
Oggi le “operazioni di guerriglia urbana” continueranno. Basterebbe incaricare della pratica un selecontrollore, gratis. Come accaduto qualche settimana fa a Vasto. 
Il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, che è anche presidente della Provincia, emette una ordinanza per catturare ed abbattere cinghiali «costituenti pericolo per la pubblica incolumità nel territorio comunale». Gli animali si aggirano, da giorni, in via Silone, in prossimità di un centro commerciale.
L’ordinanza è la numero 126 e nel testo il sindaco si spiega che «negli ultimi mesi, sono esponenzialmente aumentate le segnalazioni dei cittadini che manifestano l’avvenuto incontro con cinghiali in aree urbane o limitrofe, nelle immediate pertinenze di abitazioni o dei centri abitati delle frazioni, nei luoghi pubblici, anche in orari non necessariamente notturni, e che tali occasioni di pericolosa interfaccia con gli animali selvatici hanno, in più di un caso costituito un pericolo oggettivo, testimoniato ed accertato da molti cittadini, improvviso, non prevedibile e, tra l ‘altro reiterato nel tempo».
Di qui l’autorizzazione alla «cattura e/o l’abbattimento di quei cinghiali selvatici allo stato brado che siano potenzialmente pericolosi in quanto sconfinano dai loro territori avvicinandosi all’abitato».
L’incarico per l’esecuzione dell’ordinanza è affidato alla Polizia Provinciale che «ne garantirà l’esecuzione immediata con strumenti previsti dalla normativa, anche attraverso la collaborazione del Servizio Veterinario ASL 02».
Ieri un primo colossale flop della task force di veterinari. Oggi il seguito della ridicola barzelletta.
Intanto il selecontrollo è fermo nel Chietino-Lancianese, nel Vastese e in tutto l’Abruzzo, in attesa che l’assessore regionale Dino Pepe dia l’ok.
Francesco Bottone
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