AGNONE – Cinquant’anni di vita di cui dieci consecutivi nel campionato di serie D, all’Olympia Agnonese il premio Ussi 2016 che ogni anno viene assegnato all’atleta o squadra che si sono contraddistinti in campo regionale o nazionale.
Nello splendido scenario di Palazzo Bonanni Mauro Carafa, presidente dell’Ussi, Antonio Fatica consigliere nazionale Ussi e Giuseppe Di Pietro, presidente dell’Assostampa (al suo posto Giuseppe Villani), hanno incoronato il club granata quale squadra dell’anno. In sala, oltre i vertici della dirigenza con in testa il presidente Franco Marcovecchio, le bandiere Antonio Melloni e Antonio Orlando, il ghota dello sport regionale con Guido Cavaliere, presidente del Coni Molise e Piero Di Cristinzi, numero uno della Figc regionale ad evidenziare il fenomeno Agnonese quale modello da imitare non solo sotto l’aspetto calcistico ma soprattutto per quanto dimostrato in campo sociale ed economico visto i conti sempre in ordine. Graditissima la presenza di ex giocatori quali Caldarano, Paolo e Michele Delli Quadri, Mauro Marinelli (attuale responsabile dell’area tecnica) e tanti altri che hanno inteso partecipare all’evento.
Tra gli ospiti più attesi il consigliere regionale con delega allo Sport, Carmelo Parpiglia il quale, ancora una volta, si è mostrato disponibile a perorare la causa dell’Agnonese per quanto concerne la ristrutturazione dell’impianto da gioco ormai non più idoneo per la disputa di un campionato come la quarta serie. In prima fila con Nicola Bucci, storico allenatore e attuale presidente onorario del sodalizio, il responsabile del settore giovanile Fernando Sica. A fare gli onori di casa il primo cittadino Lorenzo Marcovecchio, con Annalisa Melloni delegata allo Sport e il consigliere Germano Masciotra.
“Se oggi tanti nostri giovani non prendono strade sbagliate – ha ribadito il sindaco – grandi meriti va al lavoro svolto quotidianamente da chi come l’Agnonese insegna i veri valori dello sport, dell’amicizia, dello stare insieme”. Grazie a Giorgio Marcovecchio rispolverato l’atto costitutivo risalente al 2 marzo del 1967 che dopo la fusione tra Polagno e Olympia Serafica, iniziò l’avventura dell’Olympia Agnonese. Primo presidente fu Francesco D’Onofrio, suo vice, Sergio Labanca, segretario, Pasquale Marcovecchio, consiglieri: Camillo Carlomagno, Salvatore Chiantese, Luigi Cerimele, Ruggiero Di Lollo. I primo colori sociali erano il rosso e nero. Momento commovente quando Mauro Carafa e Antonio Fatica hanno premiato il collega e iscritto all’Ussi, Vittorio Labanca con la seguente motivazione: “Una vita per il giornalismo”. In lacrime Labanca ha evidenziato l’importanza e la valenza dei giornalisti nelle aree interne del Paese che altrimenti non avrebbero alcuna voce.
Guido Cavaliere: “Oltre agli straordinari risultati ottenuti sul campo, la cosa che mi ha fatto più piacere scoprire dell’Agnonese è la correttezza degli atleti e del pubblico durante le competizioni sportive. Infatti in una speciale classifica dei “cattivi” l’Agnonese è negli ultimissimi posti a dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, di come si intende fare sport in questo magnifico posto.
Piero Di Cristinzi: “Era il 6 novembre del 2005 quando proprio in questa cittadina inaugurammo il primo stadio in sintetico e senza barriere. Da quella data ne è passato di tempo con l’Olympia che ha saputo misurarsi con realtà blasonate del calcio nazionale portando sempre in alto il nome del Molise. Cinquant’anni di continuità, vi assicuro, non è un risultato che si ottiene tanto facilmente. Credo ma sono sicuro che all’Agnonese sarà assegnata anche la benemerenza nazionale della Figc. Per quanto riguarda lo stadio come Figc regionale faremo di tutto affinché possa essere pronto per la nuova stagione calcistica”.
Franco Marcovecchio: “Questo riconoscimento è merito di tutti. Di un’intera collettività, di chi si è speso con passione, sacrificio, sudore negli anni passati. Di chi lavora dietro le quinte e non appare sui media. E’ un premio che ci inorgoglisce e ci sprona a continuare su questa strada a prescindere se ci sarà o meno l’attuale dirigenza”.
Alessandro Del Grosso: “Essere stato testimone di un avvenimento come questo, nonché aver contribuito, seppur in piccola parte, a scrivere la storia di questa gloriosa società, per me e per i miei ragazzi è motivo di grande soddisfazione. Lunga vita all’Olympia Agnonese e alla sua gente!”
Antonio Fatica: “Pretendo dal sindaco Lorenzo Marcovecchio la cittadinanza onoraria. Mi sento a tutti gli effetti un agnonese. Ricordo ancora quella famosa partita tra l’Olympia e l’Aurora Ururi di cui raccontai la vittoria e la promozione nella categoria superiore dei granata. Questa è una cittadina ha da sempre dimostrato un entusiasmo contagioso oltre a immensa professionalità e valorizzazione dei propri atleti. Non posso dimenticare come solo qualche anno fa l’undici base era composto da 7-8 elementi molisani a differenza di altri club nostrani che, spesso sbagliando, si affidano a giocatori di altre regioni”.
(L’Eco cartaceo sul prossimo numero dedicherà uno speciale all’evento Ussi)