FRAINE – Il commissario Ferri: «Peserò il meno possibile sulle casse del Comune di Fraine».
L’intervista alla vice prefetto proveniente da Rimini. Tra le priorità lo sblocco dell’iter dei lavori sulla provinciale per Castiglione Messer Marino.
La notizia è ormai nota, già data in esclusiva su queste colonne: i cittadini di Fraine pagheranno le trasferte da Rimini al commissario prefettizio Giuseppina Ferri.
Per vederci chiaro abbiamo contattato direttamente l’interessata.
Dottoressa Ferri, l’abbiamo cercata invano in Prefettura a Isernia.
«No, non sono più a Isernia, da qualche mese sono stata promossa e trasferita a Rimini».
Bene, quindi i residenti di Fraine, Comune dove lei è commissario, le pagheranno le trasferte da Rimini?
«Beh, sì. Una volta a settimana da Rimini mi recherò a Fraine, per svolgere le mie funzioni istituzionali, ma stia certo che peserò il meno possibile sulle casse comunali».
Potrà anche tentare di risparmiare, ma la trasferta da Rimini, 370 km, è oggettivamente costosa.
«E’ vero, ma risparmierò sul vitto e l’alloggio perché da Fraine tornerò poi a Isernia a casa mia».
Ma perché hanno pescato proprio lei a Rimini? La Prefettura di Chieti non avrebbe potuto nominare un commissario più vicino?
«Evidentemente la Prefettura di Chieti non ha funzionari disponibili ad accettare questo tipo di incarichi in questo momento. E quindi, se non avessi accettato io, magari sarebbe venuto un commissario da Roma, direttamente dal Ministero. Ripeto, io tornerò a dormire a Isernia e come sanno tutti a pranzo mangio solo un panino. Venga a trovarmi, domani, in Comune a Fraine e potrà verificare di persona».
Quindi a suo avviso questo commissariamento non sarà un salasso per le casse comunali di Fraine?
«Ma guardi, io ho fatto il commissario nei Comuni, soprattutto in Molise, già per sedici volte. Ho cercato sempre di pesare il meno possibile sulle casse comunali. E poi, a conti fatti, non è che un commissario prefettizio costi molto di più rispetto agli organi istituzionali, sindaco, giunta, consiglio comunale».
E in merito all’istituto del commissariamento in quanto tale, che scatta quando non si raggiunge il quorum, cosa ne pensa? Non crede sia una norma da cambiare per evitare che i residenti all’estero abbiano di fatto più potere di chi vive in questi piccoli centri montani?
«La norma prevede questo e qualcuno, in passato, ha cercato di contestare giuridicamente questo istituto. Nel Comune di Sessano del Molise, commissariato, fecero ricorso al Tar contro il commissariamento, sostenendo che solo i residenti effettivi in paese, non anche quelli iscritti all’estero, debbano pesare sulla formazione del quorum e dunque della validità del voto. Il Tar respinse il ricorso. La questione finì in Consiglio di Stato dove i giudici amministrativi eccepirono una questione di costituzionalità, riconoscendo, tuttavia, un certo fondamento giuridico all’obiezione mossa da Sessano».
Tornando a Fraine, a suo avviso il commissariamento potrebbe essere addirittura un vantaggio? Mi spiego meglio: un commissario prefettizio forse avrà più peso, nelle varie sedi istituzionali, rispetto ad un sindaco eletto da centocinquanta persone. Che ne pensa?
«Il commissariamento non deve essere intesto come una sorta di punizione, ma come un’opportunità. Certo la norma è che in ogni Comune ci sia un sindaco eletto, ma visto che a volte succede che l’ente venga commissariato almeno che si sfrutti questa evenienza in modo costruttivo».
Sì, ma come? Ci faccia degli esempi?
«Beh già l’iter autorizzativo di una qualsiasi procedura è più veloce e diretto in fase di commissariamento rispetto alla normale gestione da parte degli organi istituzionali. C’è una persona che decide e decide sempre per il bene del paese, senza posizioni ideologiche o politiche evidentemente».
Chiaro. E allora, cosa farà, nel breve periodo per Fraine?
«Lo sblocco e la partenza dei lavori sulla provinciale per Castiglione Messer Marino rappresentano senza dubbio la priorità, di cui tra l’altro mi sto già occupando. Poi passeremo alle pratiche per accedere a tutti i finanziamenti possibili nei vari settori. Lavoreremo sodo, vedrà».
Dottoressa, in chiusura, ma in Comuni così piccoli è davvero necessario un sindaco eletto?
«Non mi faccia dire cose che non penso. La prassi democratica vuole un sindaco in ogni Comune d’Italia. E’ così. Da commissario farò il possibile per il bene di Fraine, come ho sempre fatto nelle mie precedenti esperienze commissariali».
Francesco Bottone
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