(ANSA) – ISERNIA – Il comune di Isernia ha un disavanzo di 9 milioni di euro. Il dato, reso noto in Consiglio comunale, è emerso dagli accertamenti del settore finanziario dell’ente imposti dal Governo con specifica legge in vigore dal primo gennaio scorso. Sindaco, “non aumenteremo tasse” e annuncia, anzi, “la possibilità di ridurre la Tasi”. Il sindaco, Luigi Brasiello, precisa che “si tratta di residui attivi accumulati dai bilanci tra il 2010 e il 2015 e dovuti a previsioni di entrate, per esempio dalle multe o da esattorie, poi riscosse soltanto per il 20% o addirittura per nulla, come nel caso di esattorie”. “È un problema comune a molte amministrazioni – dice ancora Brasiello – il governo ci dà la possibilità di azzerare il debito in 30 anni. Per il nostro ente significa che fino al 2044 dobbiamo, nel bilancio annuale, accantonare 306.000 non spendibili”. Il sindaco assicura che “una rata così onerosa non farà rima con un aumento delle tasse per i cittadini”. Annuncia, invece, la “possibilità di ridurre la Tasi” che attualmente ha aliquote altissime. “Recupereremo i soldi – ha concluso il sindaco – con la lotta all’evasione e il recupero di somme non entrate nelle casse dell’ente”.