RICEVIAMO da Enzo Cimino, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, e pubblichiamo.
E così anche il sindaco di Torella del Sannio è caduto nella trappola della legge 150/2000. Lo ripetiamo per i prossimi amministratori distratti o finti distratti: la norma prevede la istituzione degli uffici stampa nelle P.A. Visto il contenuto del comunicato stampa diramato da Tonino Lombardi, ho aspettato che il centro destra rendesse noto il nome del candidato a Presidente della Regione; guai essere tacciato come colui che abbia in qualche modo ostacolato le sue ambizioni a governatore. Nota che non si contesta nel contenuto, ma che si bacchetta nella estensione e nella diffusione. Di conseguenza, anche il sindaco Lombardi, che vanta un’esperienza da primo cittadino almeno ventennale, dovrebbe fare ammenda delle norme che regolano l’esercizio delle professioni regolamentate, in base alle quali esse possono essere esercitate previa iscrizione in albi o in registri. Per questi motivi, il sindaco di Torella può come tutti i cittadini del mondo manifestare il proprio pensiero, può comunicare all’esterno ciò che vuole anche in riferimento all’ente, ma non può diffondere comunicati stampa a sua firma, laddove non si comunica nemmeno un’urgenza, ma si manifesta giornalisticamente un desiderio di natura politica. Bene avrebbe fatto il sindaco a rispettare la norma, ossia scrivere una lettera aperta (al posto di comunicato stampa) o mantenere il termine comunicato stampa e farlo redigere da un giornalista, deputato ed abilitato all’uopo. Non ce ne voglia il primo cittadino, ma sono anni che l’Ordine dei Giornalisti va scovando amministrazioni che fanno da sé, sindaci e assessori che scrivono di tutto, usurpando un titolo e a volte, esercitando una professione costata sudore, titoli e sacrifici. Pur consapevole che esista un problema serio, ossia le casse per i piccoli centri, per far fronte alla creazione di un ufficio stampa del Municipio, esistono delle strategie che un amministratore potrebbe attuare. Consorziare un ufficio stampa unendo ad esempio più Comuni, nominare un portavoce giornalista per tale funzione o ancora, convocare conferenze stampa per esternare un pensiero. In ultimo, il sindaco di Torella potrebbe altresì servirsi di un qualsiasi consigliere o assessore che, se disponibile ed iscritto all’Ordine dei Giornalisti, possa spedire comunicati stampa a garanzia della trasparenza e della terzietà del Comune. E mi pare che in Consiglio comunale un giornalista ci sia. Sarebbe un’idea, magari sarebbe anche un simpatico teatrino. Nel frattempo che si prenda una decisione, Antonio Lombardi è pregato di non utilizzare il termine comunicato stampa e di non redigere articoli a nome e per conto dell’ente, per rendere note questioni sue personali e non legate alla collettività. Persistendo tale atteggiamento, si provvederà con le misure previste dalla legge.
Vincenzo Cimino
Consigliere nazionale Ordine Giornalisti