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  • Conferenza dei sindaci, Paglione diserta i lavori: «Protesto contro il doroteismo di fondo»

    «Oggi si terrà la conferenza dei sindaci della Asrem. Si discute di sanità molisana. Ma io ho deciso di non partecipare. Non certo per disinteressarmi di un argomento sul quale sono da sempre impegnato, quanto piuttosto per protestare contro un doroteismo di fondo nel metodo. All’ordine del giorno non c’è, infatti, la discussione sulla proposta di revoca del Direttore Generale Florenzano, da avanzare al presidente della Giunta regionale – come sto chiedendo da tempo – ma un incontro con le associazioni di volontariato per affrontare le problematiche del 118. In altre parole, la conferenza dei sindaci dovrebbe togliere le castagne dal fuoco proprio a Florenzano su uno dei temi sul tappeto, uno dei tanti su cui il Direttore Generale ha dimostrato di non sapere che pesci prendere».

    Candido Paglione, sindaco di Capracotta, con la solita chiarezza che da sempre lo contraddistingue, annuncia di disertare la seduta della conferenza dei sindaci prevista per oggi in materia sanitaria. Un’assemblea inutile, come la quasi totalità degli organi consultivi collegiali, perché impregnata di “doroteismo“, dice Paglione, cioè di quell’atteggiamento fatto di duttilità, trasversalità e flessibilità finalizzato solo a mantenere ben salde le natiche sulle rispettive poltrone e poltroncine. «Il doroteo, – spiega il giornalista Giuliano Ramazzina, esperto di “psicopolitica italiana” – è l’espressione matura, compiuta e accettata dell’uomo di potere che sta sempre in maggioranza. Quindi è trasformista, camaleonte e consociativo». Aggettivi e atteggiamenti mentali che ben si adattano a molti dei componenti dell’inutile conferenza dei sindaci, quella stessa che Paglione, pragmaticamente, ma anche in segno di protesta contro i suoi colleghi, diserterà.

    «Beninteso, – spiega Paglione – quello del 118 è un problema serio che proprio il Direttore, e non la conferenza dei Sindaci, avrebbe dovuto risolvere da tempo. E invece si prova a dargli man forte, senza mettere in discussione il suo operato. Mi sarei aspettato perlomeno un coinvolgimento dei sindaci per tempo su un argomento così delicato e non adesso – a tempo scaduto – quando gli atti più importanti, come la gara pubblica, sono già stati approvati, ignorando le legittime richieste degli operatori delle associazioni di volontariato. Mi dispiace, – chiude il sindaco di Capracotta – ma non è questo il modo con cui affrontare i problemi. Perciò, fino a quando la conferenza dei sindaci non discuterà delle inadempienze del direttore generale, il Comune di Capracotta non parteciperà».

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