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  • Consiglio on line, Scarano critico: «Poca trasparenza, si torni nell’aula di palazzo San Francesco»

    Connessioni ballerine e assessori balbuzienti, volano gli stracci nel primo consiglio comunale convocato da remoto. La tecnologia non sempre è compatibile con l’esercizio della democrazia. Ne è convinto il consigliere capogruppo di opposizione Vincenzo Scarano.

    «E’ difficile esprimere un voto, non siamo nelle condizioni di poter valutare. Non si sente ciò che dice l’assessore, come facciamo a votare?» con queste parole il consigliere di minoranza ha contestato le modalità on line del Consiglio comunale che si è tenuto nei giorni scorsi. Un inedito consiglio convocato da remoto perché la sala che normalmente viene utilizzata per le riunioni dell’assise civica è impegnata per la campagna vaccinale, trasformata in un ambulatorio. E già questa scelta, immotivata secondo Scarano, ha causato polemiche nei pochi minuti durante i quali l’opposizione è stata collegata e connessa.

    «Sinceramente non si comprende la necessità di tenere il Consiglio in modalità telematica. – ha commentato Scarano – L’aula di palazzo San Francesco è impegnata per le vaccinazioni. Quando non si vaccina, dopo aver sanificato, si può tenere senza problemi il Consiglio in presenza, visto che i componenti dell’assise sono inferiori, in numero, rispetto allo staff che si occupa delle vaccinazioni».

    Ma tornando alla cronaca del consiglio telematico, la scelta dell’amministrazione è stata quella di tenere la seduta in diretta su un apposito canale You Tube. La regia è stata affidata ai tecnici del Comune che in pratica aprivano e chiudevano i microfoni, di fatto concedendo o togliendo la parola ai singoli componenti dell’assise. Una modalità che viene contestata dall’opposizione, secondo la quale, appunto, la regia delle operazioni non deve essere in mano all’amministrazione.

    «Non sono un esperto di tecnologia, probabilmente ha ragione l’ingegnere Marcovecchio che mi ha dato pubblicamente dell’incapace, ma mi risulta ci siano altre piattaforme che permettono ai singoli partecipanti di aprire o chiudere in autonomia il collegamento, senza “regie” estere. – ha spiegato ancora l’avvocato Scarano – Guarda caso, ma non voglio pensare male, il collegamento si è interrotto proprio mentre stavamo intervenendo noi dell’opposizione. E la cosa singolare è che siano saltati simultaneamente i collegamenti dei tre consiglieri di minoranza».

    In realtà anche gli esponenti della maggioranza hanno avuto problemi tecnici, ad esempio l’assessore Gennarelli, nella sua relazione su un regolamento da approvare, sembrava essere balbuziente e lo stesso Scarano non ha mancato di sottolinearlo.

    «E’ saltato il collegamento con Scarano, proprio mentre diceva di non avere problemi di linea», ha commentato, ironica, l’assessore Enrica Sciullo. «Ci scusiamo, ma è caduta la linea ai consiglieri di opposizione» ha aggiunto il sindaco Saia rivolgendosi alle quasi centoventi persone collegate in quel momento. Il consigliere Scarano, appena ripristinato il collegamento, parla di «problemi tecnici oggettivi» che impediscono lo svolgimento del Consiglio: «Non si può gestire da remoto; la campagna vaccinale non va fatta nell’aula del Consiglio. Non è possibile sottrarre spazi al Consiglio comunale e adottare questa modalità on line che non consente di esprimere in maniera democratica le proprie opinioni. Abbiamo anche il sospetto che siano state offuscate ad arte le nostre connessioni, tutte e tre contemporaneamente. Chiedo al sindaco di sospendere il consiglio e riconvocarlo in presenza. Noi abbandoniamo i lavori, perché impossibilitati a svolgere il nostro ruolo di consiglieri eletti». Connessioni interrotte, l’opposizione abbandona la seduta on line.

    «Ci dispiace che abbiano abbandonato il Consiglio, noi andiamo avanti» ha chiuso ironico il sindaco facendo ordine, spalleggiato in questa decisione dal consigliere “aggiunto” Iannelli, trasmigrato da tempo tra le fila della maggioranza. «Se non sanno usare un dispositivo e fare una connessione on line non è un nostro problema», ha aggiunto caustico il consigliere Marcovecchio, non nuovo a schermaglie sul filo del rasoio con l’avvocato Scarano. Bordate all’indirizzo della minoranza fuggiasca anche dal consigliere Agostino Iannelli, appunto, che solo formalmente è all’opposizione pur votando sempre in linea con la maggioranza già dalle precedenti sedute. In gergo calcistico sarebbe il famoso dodicesimo uomo in campo.

    «I documenti e i regolamenti sono stati messi a disposizione dei consiglieri nei giorni precedenti e già trattati in Commissione, dunque per poter esprimere un voto non c’è bisogno di ascoltare la viva voce dell’assessore Gennarelli che illustra» ha sentenziato Iannelli. «In tutto il mondo si stanno facendo conferenze e lavori in modalità on line, non certo perché così sia più bello o comodo, ma per via della situazione perdurante di emergenza sanitaria. Non c’entra nulla la campagna vaccinale in corso presso il palazzo San Francesco» ha aggiunto il sindaco Saia. E ancora: «Non siamo attentatori o sabotatori di linee telefoniche e connessioni, stia sereno il consigliere Scarano».

    Incredulo, rispetto a queste dichiarazioni, il capogruppo dell’unica minoranza rimasta aggiunge: «Se si parla e non si sente o non si capisce, se si toglie la parola arbitrariamente, vengono meno il senso e la funzione stessa del Consiglio comunale, che è quello di esercitare la democrazia. I consiglieri non sono lì solo per alzare il ditino e votare, ma appunto per parlare e confrontarsi su questioni di pubblico interesse. Non siamo fuggiti dalla seduta, ma oggettivamente in quelle condizioni poco trasparenti, affatto imparziali, non era possibile continuare. Abbiamo chiesto al sindaco di sospendere e riconvocare la seduta in presenza. Non ha tenuto in considerazione queste richieste. Ne prendiamo atto, insieme alla cittadinanza».

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