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  • Cori, canti e brindisi: l’Olympia Agnone chiude un’annata strepitosa (le foto)

    AGNONE – Una cena di fine stagione per sancire una salvezza che passerà alla storia del club granata. Così la dirigenza e i giocatori dell’Olympia Agnonese si sono ritrovati ieri sera presso il locale “Borgo Antico” nel cuore del centro storico.

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    Tra cori, canti e brindisi il presidente, Franco Marcovecchio ha inteso ripercorrere le tappe salienti della stagione appena conclusa. “E’ stata un’annata difficile – ha esordito – che al tempo stesso ha cementificato il rapporto tra dirigenza e un gruppo di ragazzi fantastici, i quali con professionalità, abnegazione e attaccamento alla maglia, sono riusciti a centrare l’obiettivo prefissato ad inizio stagione. Il mio personale plauso – ha poi aggiunto Marcovecchio – va a tutti quelli che ci sono stati vicini e non ci hanno mai fatto mancare il giusto apporto. Dedichiamo questo ennesimo risultato a tutta la città di Agnone che l’anno prossimo disputerà per la decima stagione consecutiva il campionato di serie D”.

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    Artefici indiscussi del miracolo sportivo vissuto in alto Molise: Pino Di Meo e Antonio Dell’Oglio, i due tecnici arrivati ad inizio febbraio e capaci di risollevare la squadra ultima in graduatoria. “E’ stata la più bella esperienza da allenatore fatta nella mia carriera – le parole di Dell’Oglio, ex calciatore di Fiorentina ed Ascoli -. Qui ad Agnone ho conosciuto e ho avuto l’onore di lavorare con una società seria, vi assicuro che in giro ce ne sono poche, e dei collaboratori (Antonio Orlando, Candido Bucci e Antonio Di Pasquo) eccezionali sia sotto l’aspetto umano che professionale”.

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    Pino Di Meo, come Nicola Bucci, ha inteso ringraziare il direttore sportivo Nicola D’Ottavio. “Una persona che parla poco – ha detto il tecnico granata rivolgendosi a D’Ottavio – ma sa quando farlo e soprattutto come agire in particolari momenti”. Poi Di Meo ha rivelato un retroscena. “Chi mi ha convinto a venire ad Agnone? Quel rompiscatole (ride) di Giuseppe Di Pietro incontrato sull’autogrill dopo che avevate perduto contro il Giulianova”. E alla domanda se resterà ad Agnone, Di Meo ha fatto capire che la prima scelta sarà sicuramente il club di viale Castelnuovo.

    Un grande applauso Mauro Marinelli, lo ha inteso rivolgere al responsabile del settore giovanile, Fernando Sica e chi ha lavorato in silenzio dietro le quinte. “Ve lo assicuro ce ne sono tanti”, ha detto Marinelli facendo cadere lo sguardo sullo storico cassiere Angelo Iacovone.

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    Infine, Nicola Bucci, vera anima, cuore e mente del progetto granata, nonché dirigente stakanovista, sempre presente agli allenamenti e alle gare dell’Agnonese, in casa e in trasferta, ha voluto abbracciare simbolicamente gli attori di una “avventura – ha ricordato il dg – che ancora una volta ha catapultato Agnone a confrontarsi con realtà economiche e sociali di gran lunga superiori alla nostra. Di questo dobbiamo andare fieri come aver rispettato tutti gli impegni presi con i nostri tesserati”.

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    Sulle note dell’inno dell’Olympia cantato dai “Tabula Osca”, il glorioso club ha tutta l’intenzione di festeggiare i cinquant’anni di vita regalando ad Agnone e al Molise  l’ennesima stagione entusiasmante, la decima consecutiva in serie D. E’ bene ricordarlo…

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