“Ha vinto Gerosolimo, hanno perso D’Alfonso, D’Alessandro, Sel e Mazzocca. Le dimissioni degli assessori della giunta D’Alfonso rappresentano una pantomima per gettare fumo negli occhi e nobilitare i passi indietro che hanno dovuto compiere D’Alessandro e Mazzocca”.
Con queste parole Gianni Chiodi, consigliere regionale di Forza Italia ed ex presidente della Regione, commenta le dimissioni in blocco degli assessori dell’amministrazione abruzzese.
“La realtà è che Abruzzo Civico e Gerosolimo sono riusciti ad avere un assessorato e ad imporre a D’Alfonso una serie di punti programmatici – conclude Chiodi – mentre altri due membri della giunta sono stati bocciati, visto che D’Alessandro è finito fuori, mentre Mazzocca ricoprirà un ruolo svuotato di poteri come quello di sottosegretario”.
Sara Marcozzi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, osserva: “Siamo allibiti, evidentemente D’Alfonso ha fatto troppe promesse, non solo agli elettori, ma anche ai suoi alleati, che adesso presentano il conto. Si apre un precedente pericoloso, perché a questo punto per ottenere qualcosa dal governatore basterà non presentarsi ad una seduta del Consiglio regionale e non rispondere per una giornata al telefono”.
Scettico Maurizio Acerbo, ex consigliere regionale di Rifondazione Comunista. “E’ una manovra puramente di facciata – rileva -. D’Alfonso sa bene che Sel e l’ex democrat Mazzocca non andranno mai all’opposizione e non faranno mai cadere la sua Giunta, mentre qualche problema in più potrebbe arrivare da ex democristiani come Gerolosimo, che adesso il governatore sta cercando di accontentare”. (ANSA).
D’Alfonso ostaggio degli ex democristiani di Abruzzo Civico
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