• In evidenza
  • Danneggiata l’auto di un giornalista, una webcam ha ripreso il presunto autore del vile atto intimidatorio

    Sarà stato scambiato per un cercatore di funghi magari, oppure ad attirare le attenzioni malsane è stata la vetrofania dell’Ordine dei giornalisti del Molise o ancora il logo di una piccola azienda apistica di produzione di miele. In tutti e tre i casi una persona da tenere lontana, almeno nella mente distorta di chi ha agito, e scatta dunque l’avvertimento, l’intimidazione vera e propria: pneumatico forato con un utensile da punta. «Stai alla larga» questo il messaggio che si cela dietro il vile danneggiamento dell’autovettura, una Hyundai Accent vecchio modello, lasciata in sosta nel piazzale di Campitello Matese.

    La disavventura è capitata al giornalista Francesco Bottone, caporedattore del quotidiano on line “L’Eco dell’Alto Molise e Vastese“, che lunedì mattina si è recato a Campitello per una escursione in solitaria sul Monte Miletto. «Ho lasciato l’auto in sosta, nel piazzale accanto alla piramide, intorno alle ore 8 e sono partito per la mia escursione. – racconta alla nostra redazione il collega giornalista – Quando sono tornato, a distanza di quattro ore abbondanti, ho trovato lo pneumatico posteriore sinistro completamente sgonfio, a terra. L’ho sostituito e sono rientrato nel mio paese, ma ho prima avvisato i Carabinieri di Bojano, contattando la centrale operativa, perché ho avuto il sospetto che qualcuno avesse intenzionalmente forato lo pneumatico. Il mio gommista ha confermato che la lesione sulla gomma è chiaramente compatibile con l’azione di uno strumento da punta, un giravite ad esempio».

    Le immagini di una webcam installata in quella zona riprendono un soggetto con un gilet da lavoro giallo che si avvicina all’automobile; subito dopo la stessa cambia assetto, si vede chiaramente dal video, per via dello sgonfiamento totale dello pneumatico posteriore.

    «Non mi sono mai occupato, a livello giornalistico, di questa zona, perché scrivo sull’Alto Molise, quindi non credo che il danneggiamento sia riconducibile alla mia attività professionale. Piuttosto penso che abbiano scambiato la mia vecchia autovettura per quella di un cercatore di funghi e abbiano danneggiato lo pneumatico come avvertimento di stare alla larga da quella zona. Anche la rivalità di qualche apicoltore potrebbe essere un possibile movente, ma propendo più per la pista dei fungaioli».

    La raccolta e la commercializzazione dei funghi, infatti, alimenta un fiorente mercato, spesso anche in nero. «Ho presentato regolare denuncia ai Carabinieri, contro ignoti ovviamente, perché non ho visto nessuno armeggiare attorno alla mia autovettura, anche se dal timelapse della webcam credo si possa tentare di risalire al responsabile. – chiude Bottone – Al di là del danno di modesta entità, credo si tratti di un fatto piuttosto grave, una vera e propria intimidazione, tra l’altro posta in essere in un luogo a forte vocazione turistica. Se si accolgono così gli escursionisti che vanno in montagna e portano anche soldi sul territorio, beh non vedo troppo futuro per il settore turistico molisano». 

    Già questa mattina una pattuglia dei Carabinieri della compagnia di Bojano si è recata sul posto per acquisire informazioni e dettagli in merito all’accaduto.

    dal quotidiano Primo Piano Molise

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento