Grandi derivazioni per uso idroelettrico, transizione ecologica e PNRR in Abruzzo. Questo il tema trattato nel corso dell’assemblea pubblica, organizzata dall’Associazione dei Comuni Sangro/Aventino presso la sala del Museo etnografico di Bomba, a cui ha preso parte il consigliere regionale Sara Marcozzi.
«Quello dell’idroelettrico – commenta Marcozzi a margine dell’evento – è uno dei tanti argomenti che rientrano nella gestione dell’acqua nel nostro territorio, che coinvolge la carenza idrica e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Due temi dirimenti per il nostro futuro. L’istituzione della VI Commissione “Sistema Idrico Integrato e Cambiamenti Climatici” in Consiglio regionale, da me richiesta il mese scorso, è fondamentale per affrontare una volta per tutte anche questo argomento, e farlo con una visione d’insieme. L’Abruzzo è uno, l’acqua è una. Bisogna lavorare a tutela dei diritti economici e ambientali dei territori. Eppure, nonostante a parole sembrino tutti favorevoli, non viene ancora né discussa né approvata. Una perdita di tempo e di risorse che fatico a comprendere».
«In Abruzzo ci sono 55 derivazioni di acqua per uso idroelettrico, 15 concessioni per grandi derivazioni di cui 3 scadute e altre in scadenza. Dietro ai numeri ci sono i territori e il loro diritto ad essere tutelati. A partire dalla revisione dei canoni demaniali, sia per le concessioni in essere che per quelle scadute, salvaguardando il pubblico interesse. Il PNRR, in materia di grande derivazione idroelettrica, invita a favorire un’assegnazione trasparente e competitiva delle concessioni, stimolando nuovi investimenti. Ed è da questo che bisogna partire nella redazione dei bandi».
«Non si possono poi dimenticare i sovra-canoni BIM, da versare ai Comuni montani. Una battaglia che ho già avuto modo di affrontare nel 2017 al fianco del compianto Alfredo Salerno che, partendo dal piccolo comune di Fallo, ha portato alla chiusura di un accordo da 3.7 milioni di euro a favore di 60 enti. A questi si aggiungono poi gli onerosi lavori di dragaggio degli invasi, che devono rimanere a carico dei concessionari uscenti. Tante partite aperte, tutte da giocare indossando la maglietta dell’Abruzzo».
«Alla luce dei grandi cambiamenti all’orizzonte e dell’impennata dei costi dell’energia, è chiaro che questa tematica sia da affrontare adesso. Ci sono già norme nazionali e regionali, c’è il PNRR che detta la linea: bisogna attivarsi con una visione d’insieme, possibile solo con una Commissione permanente dedicata al tema. Mi domando cosa ci sia ancora da attendere per approvare la mia proposta e partire» conclude Marcozzi.