La Polizia di Stato ha arrestato due giovani di origini campane che, raggirando una signora ultraottantenne, si sono fatti consegnare diversi monili in oro e preziosi ricordi di famiglia. Tutto ha avuto inizio ieri mattina, quando i due hanno tentato di truffare un’anziana, non riuscendovi solo per il provvidenziale intervento della nipote. Questa la scusa usata: hanno telefonato alla donna facendole temere per l’incolumità della figlia ed inducendola a pagare tremila euro per il ritiro urgente di un pacco. Nel contempo, avendo capito che la donna non era sola in casa, con alcuni pretesti sono riusciti ad allontanare i presenti; quindi, ne hanno approfittato per presentarsi a casa della vittima non riuscendo, tuttavia, a portare a termine il piano grazie alla diffidenza di una nipote che ha chiamato il 113 mettendo in fuga i due truffatori.
Così sono iniziate le ricerche mentre i due sono riusciti a raggirare un’altra donna facendole mettere in un sacchetto tutti gli oggetti in oro custoditi in casa e facendoseli lanciare dal balcone, dopo essersi spacciati per un suo nipote in difficoltà. Poco dopo, la Squadra Mobile impegnata nelle ricerche ha intercettato l’auto in loro uso, ma i due non si sono fermati all’alt e durante l’inseguimento con tanto di speronamento della pattuglia, si sono disfatti di parte della refurtiva gettandola dal finestrino. Gli investigatori sono riusciti a fermare i due truffatori e a ricostruire l’accaduto, riconsegnando la refurtiva all’anziana e procedendo al loro arresto, convalidato dal Giudice questa mattina. Nei loro confronti è scattata anche la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Pescara per la durata di 3 anni.