AGNONE. Erano le 3.32 del 6 aprile 2009, quando un violento sisma di magnitudo 6,3 devastò l’Aquila e la sua provincia provocando 309 morti dei quali molti studenti universitari. A distanza di dieci anni Rai2, venerdì 5 aprile, manderà in onda, a partire dalle 21,20, un film documentario dal titolo: “L’Aquila 3.32 – La generazione dimenticata”.
Oltre le testimonianze degli studenti sopravvissuti quella notte, il ricordo di tre vigili del fuoco di Agnone in forza al comando provinciale di Isernia: Francesco Spadanuda, Roberto Di Niro e Pasqualino Marcovecchio che giunsero sul posto per soccorrere i feriti. Ore ed ore di interminabile lavoro tra polvere e macerie per tentare di salvare vite umane intrappolate sotto quelle maledette macerie. Così mentre l’Italia intera trepidava e si commuoveva davanti quelle immagini, i tre angeli in divisa, provenienti dal Molise, insieme ai loro colleghi, estrassero dai cumuli di cemento Matteo Antonioli, studente universitario di Lanciano, che all’epoca studiava nel capoluogo abruzzese.
Un’impresa di oltre 18 ore che Spadanuda, Di Niro e Marcovecchio racconteranno nei minimi particolari a Lino Guanciale che condurrà il docu-film. La fatica, la speranza, le emozioni di quei momenti vissuti in prima linea, saranno riproposti venerdì 5 aprile dalle parole dei diretti interessati, che di quella maledetta notte ricordano tutto come se il tempo si fosse fermato a quei momenti che hanno cambiato le loro vite e di chi fortunatamente si è salvato.