di Vittorio Labanca
AGNONE – “E’ stata solo una battuta con tanto di sorriso e pacca sulla spalla fra un ex docente ed un suo ex alunno”. Smorza così i toni di quel “Pensa a fare il parroco e non pensare agli ospedali” che don Francesco Martino si è sentito dire da monsignor Camillo Cibotti, Vescovo di Isernia (nella foto qui a destra, ndr), suo amico ed ex docente a Chieti quando don Francesco era in seminario, nel corso di un’assemblea pubblica in quel di Isernia, qualche giorno fa. E proprio il parroco di Belmonte del Sannio, sempre in prima linea a difesa della sanità zonale e del San Francesco Caracciolo a chiarire il “qui pro quo” che ha avuto eco e risonanza soprattutto ad Agnone.
L’episodio senza strascichi si chiude con un sorriso del sacerdote agnonese. Lo stesso sorriso che accompagna ora don Francesco soprattutto perché da l’altro ieri il sacerdote è tornato ad essere il “Cappellano” (e le virgolette sono d’obbligo) dell’ospedale alto molisano San Francesco Caracciolo. Come si ricorderà il rapporto di lavoro fra Asrem e cappellano si era interrotto a fine anno perché lo stesso aveva necessità di essere regolarizzato. L’allora direttore generale dell’Asrem Pirazzoli aveva dichiarato che entro fine gennaio scorso il tutto sarebbe stato fatto. Si è dovuto attendere un mese in più rispetto al previsto ma Don Francesco Martino è rientrato in ospedale. Un rapporto senza assunzione. Non si sa se ora don Francesco è padre spirituale o cappellano. Se il suo è un contratto a progetto o altro.
“L’inquadramento definitivo è sospeso. – spiega don Francesco – Martedì 8 marzo ho ricevuto dall’Asrem due buste paga per i mesi di gennaio e febbraio 2016 relative ad un nuovo inquadramento ma non di pubblico impiego e a valere dal 1 gennaio 2016”.
Don Martino dunque non è dipendente dell’Asrem ed il contratto che lo lega alla struttura ospedaliera e alla sanità potrebbe esser sospeso o non rinnovato alla scadenza.
“E’ un rapporto ancora da chiarire – precisa il sacerdote ospedaliero – in attesa della stipula di futura convenzione fra Diocesi di Trivento e Asrem stessa”.
L’importante che il San Francesco Caracciolo sia tornato ad avere un padre spirituale ed un sacerdote che dica messa nella cappella sita al quarto piano della struttura sanitaria.
“Io non ho mai sospeso la mia attività all’interno del Caracciolo. – chiosa don Francesco Martino – Sarò stato un “abusivo” ma non potevo lasciare gli ammalati senza il conforto e la parola di Dio”.
Don Francesco Martino oltre ad essere parroco di Belmonte del Sannio è anche responsabile della Pastorale Sanitaria della Diocesi di Trivento ed un grande esperto di diritto sanitario.