Un vero e proprio dossier, con la denuncia di tutte le carenze del sistema sanitario regionale, nei vari ospedali delle rete salute, dal “Caracciolo” al “Cardarelli”, ma anche proposte, suggerimenti e idee per arrivare ad ottenere un «modello più equo e realmente a tutela del diritto alla salute».
E questo dossier, a cura dei sindaci del Molise, verrà consegnato domani, nelle mani del Ministro per la Salute, Orazio Schillaci. Si terrà infatti domattina a Roma la manifestazione a difesa della sanità pubblica, promossa dalla Conferenza dei Sindaci del Molise, presieduta dal sindaco di Agnone, Daniele Saia. «Dopo il sit in davanti al Ministero della salute, – spiega lo stesso Saia – una delegazione di sindaci molisani sarà ricevuta dal Ministro. Avremo l’occasione di presentare il documento elaborato con le osservazioni e le specifiche richieste sulla organizzazione del nostro sistema sanitario che ci porterebbero verso un modello più equo e realmente a tutela del diritto alla salute».
«La proposta organica della Conferenza dei sindaci, – continua Saia – amministratori locali che vivono ogni giorno le emergenze e le criticità del territorio, è quella di azioni che intervengano sul livello nazionale e regionale. A livello nazionale chiediamo di rimediare alla scarsità di personale sanitario tramite una serie di azioni legislative, come l’abolizione del tetto alla spesa per il personale dipendente, lo stop al blocco dei rinnovi contrattuali e l’aumento dei posti di specializzazione post laurea medica e infermieristica. Chiediamo, inoltre, di rivisitare il DM 70 in favore di una reale tutela delle are disagiate e di rivedere i criteri di nomina dei direttori generali delle Asl».
«A livello reginale – aggiunge il presidente della Conferenza dei sindaci Asrem – porteremo al Ministero i bisogni della nostra terra, evidenziando quanto sia importante garantire i servizi base negli ospedali periferici, per via del decentramento della nostra popolazione residente; porteremo le serie criticità dell’intasamento dei punti di pronto soccorso molisani, le conseguenze che avrebbe la paventata riduzione dei punti 118, il bisogno di intervenire per garantire una rete funzionante di soccorso per le patologie tempo dipendenti, la necessità di stipulare accordi di confine con la Regione Abruzzo per integrare i due sistemi sanitari, così come il servizio di elisoccorso».
«Porteremo all’attenzione del Ministro – chiude Saia, che ovviamente domani sarà a Roma a guidare la delegazione di sindaci molisani – la situazione reale di ognuno dei nostri ospedali, perché le decisioni centrali abbiano cura delle cittadine e dei cittadini che, ogni giorno, mettono la propria vita nelle mani della sanità molisana».