Avezzano – «Consegnaci subito 2000 euro se non vuoi che ti diamo fuoco al bar». Questo il tenore delle minacce rivolte direttamente a una commerciante proprietaria di un bar alla periferia della città. A pronunciarle sarebbero stati due pregiudicati del posto. Fortunatamente, alle minacce non sono seguiti i fatti e i due complici sono finiti in carcere con l’accusa di estorsione.
Ad arrestarli i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Avezzano, a cui la vittima si è rivolta per denunciare i fatti. È terminato, così, l’incubo vissuto dalla giovane commerciante che nella giornata di ieri avrebbe subito la richiesta estorsiva di 2000 euro, pena l’incendio dell’attività gestita.
La stessa vittima, spaventata dall’atteggiamento minaccioso e temendo per sé e per il locale gestito, è risuscita comunque a prendere tempo accettando, in un primo momento, le pretese avanzate. Subito dopo, però, ha trovato la forza di rivolgersi ai carabinieri denunciando quanto le stava accadendo.
Calata la sera, in coincidenza con l’orario di chiusura dei negozi, i due, come preannunciato nel corso del primo incontro, sono tornati al locale per riscuotere almeno una parte della somma richiesta. All’appuntamento, oltre la parte offesa, si sono presentati anche i militari dell’Arma appostati nei d’intorni. Prima di intervenire, gli operanti sono riusciti a monitorare la scena per poi bloccare gli esecutori del reato non appena incassata alcune centinaia di euro consegnate dalla vittima. Si tratta di due pregiudicati del posto, un 52enne e un 45enne, che hanno pensato male di riporre le bieche attenzioni sulla gestione dell’attività commerciale. Non hanno, però, tenuto conto della risolutezza della donna e degli stessi carabinieri chiamati a risolvere la pericolosa vicenda, ora arrivata all’esame della procura della Repubblica di Avezzano che ha iscritto i due nel registro degli indagati per il reato di concorso in estorsione. Nelle prossime ore sarà fissata l’udienza di convalida davanti al gip del tribunale avezzanese.