(ANSA) – CHIETI, 14 APR – Avrebbe agito in preda a raptus Francesco Marfisi, uccidendo la moglie, Letizia Primiterra, e l’amica di quest’ultima, Laura Pezzella, ritenuta responsabile della fine del suo matrimonio. Ha confessato nell’interrogatorio di ieri sera del sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani, presente il suo legale di fiducia Rocco Giancristofaro. Al magistrato avrebbe detto che voleva convincere la moglie a tornare a casa e di volerla spaventare presentandosi armato di coltello. Quest’ultima però avrebbe reagito dicendo che fra loro era finita e avrebbe aggiunto la frase ‘tu non mi fai paura, non sei capace’ che gli avrebbe fatto perdere la testa. L’uomo avrebbe inoltre negato di avere colpito la figlia, così come di essere tornato nella zona del primo omicidio per uccidere anche l’amica che ospitava sua moglie: ha sostenuto di essere tornato solo per consegnarsi ai Carabinieri. Quanto all’omicidio di Laura Pezzella, Marfisi avrebbe detto di averla colpita dopo essere stato deriso da lei.
Duplice omicidio nel Chietino, la frase che ha scatenato il raptus: «Non mi fai paura, non sei capace»
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