Se la risposta di città e tifoseria è stata quella registrata durante l’ultima stagione, se alle promesse economiche di pseudo imprenditori e consiglieri comunali non è seguito alcun fatto, se in paese c’è una squadra più “amata” dell’Olympia, allora meglio togliere il disturbo. Chi verrà dopo saprà fare certamente meglio.
E’ il concetto che ha spinto diversi dirigenti del club granata a rassegnare le dimissioni in maniera irrevocabile. Dopo aver tirato in solitaria la carretta, dopo aver sfiorato il ritorno in D valorizzando giovani di spessore, dopo averci messo la faccia sottraendo tempo e soldi ai propri familiari, dirigenti come Franco Paolantonio, Alessio D’Ottavio, Mauro Marinelli, Paolo Scampamorte e non da ultimo Mario Russo, gettano la spugna.
E’ quanto emerso dall’ultimo incontro pubblico (25 luglio, ndr) tenuto nella sede sociale del club di viale Castelnuovo. Il tutto alla presenza del primo cittadino Daniele Saia che non ha potuto far altro che prendere atto della decisione. Nell’occasione resa nota anche la somma investita (poco più di 110.000 euro) nei mesi trascorsi. Un bilancio – hanno rimarcato dal quartier generale del club – in linea con quanto preventivano ad inizio stagione.
Nel frattempo incombe l’iscrizione al campionato di Eccellenza che scade il prossimo 3 agosto. Vista l’attuale situazione difficile ipotizzare chi verserà i circa 7.000 euro per assicurare all’Olympia la ripartenza nel massimo torneo regionale. La palla passa al Comune.