Galleria Fonte Valloni, 180mila euro cercasi per la riapertura.
Da quattro mesi ormai è chiusa la strada che collega due regioni, Abruzzo e Molise. Il balletto delle competenze e la carenza di soldi dietro al ritardo. E intanto monta la protesta dei residenti.
Una strada chiusa da mesi, con migliaia di residenti costretti a vie alternative lunghe ed impervie (e ancora più rischiose con l’approssimarsi dell’inverno). Purtroppo situazioni come queste in Italia non sono infrequenti (basti ricordare il crollo del viadotto Himera, sulla A19 che collega Palermo a Catania) ma nel caso in specie si tratta di una questione che si potrebbe risolvere con 180mila euro o poco più, eppure non si muove nulla.
Stiamo parlando del collegamento che unisce Belmonte del Sannio e Castiglione Messer Marino, una strada importante che congiunge due regioni (Abruzzo e Molise) nell’area più montuosa ed impervia tra le due realtà. Cosa succede? Di fatto dal maggio di quest’anno è chiusa la galleria Valloni a causa del distacco di parti esterne in cemento. Uno smottamento diremmo, neanche tanto complicato da risolvere ma essendo in un punto delicato necessita di controlli accurati. Ma 4 mesi di tempo appaiono lasso di tempo più che sufficiente. Anche perché stiamo parlando di una cifra esigua che la Provincia ha chiesto come finanziamento alla Regione Molise.
Strano, poi, questo immobilismo visto che all’Agenzia Giornalistica Repubblica era stato assicurato che la Regione aveva trovato i fondi e che entro la metà del mese di agosto sarebbe stata deliberato il provvedimento che autorizzava la spesa, delegando poi ovviamente alla Provincia di Isernia il compito di realizzare il ripristino nei tempi e nei modi dovuti. Che cosa è successo da allora? La determina è stata approvata o no? Il solito balletto di competenze? E intanto chi paga sono i residenti che da giorni sono in agitazione.
Già perché la chiusura di questa strada costringe le auto, ma soprattutto pullman di linea e mezzi pesanti a percorrere vie alternative inadeguate per carreggiate strettissime e per una serie di smottamenti. Non solo: questa interruzione spinge il flusso dei mezzi ad attraversare un intero centro abitato (quello di Belmonte del Sannio) con seri rischi per la popolazione residente. Ed è notizia proprio di questi giorni che gli studenti hanno cominciato una protesta contro questa situazione che li costringe a massacranti e pericolosi tour per fare un tragitto casa-scuola altrimenti sicuro e scorrevole con la galleria riaperta.
Resta da capire come sia possibile, sia pure in tempi di crisi economica e di spending review per la Pubblica amministrazione, non si trovino 180mila euro per una emergenza come questa. Capiamo la Provincia di Isernia, che come tante realtà simili è destinata a scomparire e/o accorparsi con altre limitrofe, ma che la Regione Molise guidata da Paolo di Laura Frattura non riesca a trovare ancora il modo di sbloccare questa situazione ci pare davvero difficile. Per non dire strano.
da www.agenziarepubblica.it
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