Nei giorni scorsi, presso il comune di Santa Croce del Sannio, il Vice Presidente della Regione Molise, Michele Petraroia, ha incontrato i sindaci e le giunte comunali di Santa Croce e Sassinoro per discutere del problema dell’eolico selvaggio nell’Alto Tammaro, ai confini con il Molise e con il sito archeologico di Sepino.
I sindaci hanno redatto richiesta formale alla Regione Molise di verificare tutte le autorizzazioni concesse dalla regione Campania, in merito all’installazione di impianti eolici in aree contermini, lamentando una mancata applicazione della normativa vigente.
Sebbene l’art 10.6 delle Linee Guida prescriva la partecipazione delle Regioni finitime, dagli atti delle diverse sedute della Conferenza di servizi, è palese il mancato coinvolgimento nel procedimento della Regione Molise, portatrice di interessi pubblici primari al pari di tutte le amministrazioni interessate, attesa la vicinanza tra i confini e l’esiguo ambito territoriale in cui il parco dovrebbe insistere. Lo stesso Gestore dei Servizi Energetici (GSE) in data 28/07/2014, su sollecitazione del Consigliere della regione Campania Giulia Abbate e del Vicepresidente della regione Molise Michele Petraroia, ha chiesto chiarimenti sui titoli autorizzativi degli impianti eolici ubicati nel territorio della Regione Campania in aree contigue alla Regione Molise.
Gli amministratori ribadendo di non essere assolutamente contrari a fonti di energia alternativa, e evidenziando quanto il rispetto dell’ecosistema sia una loro priorità, studiando i vari progetti si sono resi da subito conto che si tratta esclusivamente di una vera speculazione finanziaria, priva delle possibilità anche solo potenziali di arrecare benefici alle amministrazioni locali ed ai cittadini.
Diverse sono state le azioni fin ora intraprese contro questo scempio, sia da parte degli enti che cercano di difendere il territorio, che da parte dei comitati civici e dei singoli cittadini che si vedono sottrarre arbitrariamente le loro uniche fonti di guadagno ottenute con tanti anni di lavoro e sacrifici.
La Regione Campania, è priva di una legislazione opportuna in tema di Piani energetici, né tantomeno ha recepito ed attuato in maniera efficiente quanto prescritto in materia dalle linee guida nazionali (DM 10/09/1996).
L’amministrazione regionale, invero, non si è preoccupata di individuare i siti che, per ragioni morfologiche, storico-artistiche ed urbanistiche, siano evidentemente non idonei ad accogliere impianti di energia eolica.
Con Decreto n 256 del 02/05/2012 ha autorizzato nuovamente i magnati del vento alla erezione di un mega parco eolico insistente sui territori dei Comuni di Circello e Santa Croce del Sannio. Le evidenti illegittimità procedurali in cui l’amministrazione regionale è incorsa nel dare avvio alla procedura, hanno fatto sì che .molti proprietari e diversi enti si siano costituiti in giudizio.
Con ordinanza del Consiglio di stato n 04453/2015, è stata altresì accolto il ricorso cautelare presentato ai fini della sospensione dei lavori, teso ad evitare l’irreparabile pregiudizio che avrebbe causato l’inizio di lavori, in attesa della definizione nel merito del giudizio.
Seppur il ricorso cautelare sia stato accolto ai fini di una celere definizione nel merito del giudizio, attesa la molteplicità di ricorsi principali ed incidentali che vertono sullo stesso oggetto, la Regione Campania ha disatteso il dictum cautelare del Supremo Collegio, autorizzando nuovamente l’immissione in possesso con decreto n. 62 del 21/05/2015 per la realizzazione della stazione di trasformazione e poi con decreto n. 103 del 17/07/2015 per l’immissione in possesso e l’esproprio dei siti individuati.
Sentite le ragioni degli amministratori, Petraroia ha assicurato che farà tutte le verifiche del caso per accertarsi che le procedure autorizzative siano state adempiute nel rispetto del procedimento amministrativo.