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  • Esame trichinella per i cinghiali, Pessolano: «Non lo pagheranno più i cacciatori»

    Esame trichinella per i cinghiali, Pessolano: «Non lo pagheranno più i cacciatori».

    E il comandante della Polizia provinciale, Antonio Miri, si è impegnato a garantire la possibilità di consegnare i campioni biologici presso il distretto sanitario di Castiglione Messer Marino.

    Parte, finalmente, la caccia di selezione al cinghiale, ma con una sensibile differenza quantitativa tra l’Atc Vastese e quello del Chietino-Lancianese. Mentre nel Vastese il piano di prelievo prevede appena trecento animali, nell’altro Atc ne saranno abbattuti un migliaio, tre volte di più.

    Come mai questa macroscopica differenza?

    A spiegarlo è stato ieri sera, durante la riunione tecnica con i capisquadra presso l’Atc, Angelo Pessolano, componente del direttivo dell’ente.

    «Dai censimenti risultano presenti circa cinquemila cinghiali nel Vastese. Poi però dai verbali di braccata che le squadre hanno riconsegnato emergono solo cinquecento abbattimenti. C’è qualcosa che non torna e leggendo quei dati l’Ispra dice: ok, la braccata nel Vastese non funziona, perché a fronte dei tanti animali presenti le squadre non riescono ad abbatterne. E così autorizza solo altre forme di prelievo come il selecontrollo e la caccia di selezione».

    Il riferimento è all’andazzo generale tra le squadre di cinghialai di non segnare tutti gli abbattimenti.

    «Mediamente segnate il dieci per cento degli abbattimenti, questo risulta dalle informazioni in nostro possesso. – ha continuato Pessolano – Ma sappiamo che questo comportamento è dovuto in massima parte al fatto che il costo per l’esame trichinoscopico obbligatorio è a carico dei cacciatori».

    Ogni cinghiale prelevato, infatti, va fatto analizzare per verificare che non sia positivo alla trichinella. Il costo di questo esame è di circa otto euro ed è a carico dei cacciatori. Se una squadra abbatte cento cinghiali, ad esempio, dovrà sborsare ottocento euro di tasca propria solo per l’esame di laboratorio. Il risultato è che i cacciatori non segnano gli abbattimenti. 

    «Abbiamo pensato di risolvere il problema facendo in modo che saranno le istituzioni a farsi carico delle spese per l’esame trichinoscopico, anche perché è un problema che attiene alla sicurezza alimentare e alla salute pubblica.  – ha aggiunto Pessolano – Quindi ora on avete problemi, segnate tutti i capi abbattuti, perché altrimenti l’Ispra non ci autorizza i piani di prelievo».

    E il comandante della Polizia provinciale, Antonio Miri, presente all’incontro di ieri sera in Atc, si è impegnato a risolvere un altro problema, rendendo possibile la consegna del campione da analizzare presso gli uffici veterinari del distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino.

    Fino ad oggi, infatti, per ogni animale abbattuto nell’Alto Vastese, il cacciatore ha dovuto consegnare il campione biologico da analizzare presso la Asl di Vasto, con un intuibile aumento del costo e del tempo impiegato. 

    «Dovete poter consegnare i campioni presso il distretto sanitario di base di Castiglione, – ha dichiarato il comandante Miri (con il maglione rosso in foto, ndr) – contatterò il servizio veterinario della Asl per assicurare ai cacciatori dell’entroterra questo servizio».

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    tel: 3282757011

     

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