RICEVIAMO da Giacomo Nicolucci, dirigente regionale dell’associazione venatoria Eps Abruzzo, e pubblichiamo testualmente:
Con delibera di Giunta regionale del 25 gennaio 2019, in esito ad un percorso travagliato, è stata partorita (molto a ridosso delle elezioni!) la nuova composizione della Commissione per l’abilitazione all’esercizio venatorio operante in provincia di Chieti. Le nomine avrebbero dovuto rispondere sia al generale disposto di cui all’art. 22 l. 157/1992, per cui sarebbero richieste persone particolarmente qualificate nelle materie oggetto di esame, sia al più preciso requisito indicato dalla Regione stessa attraverso la delibera di Giunta regionale del 18 giugno 201: «la qualificata esperienza nella materia di esame […] dei designati deve emergere da curriculum vitae redatto in formato europeo, da cui si desumano chiari elementi di connessione tra attività svolte e conoscenze possedute dall’interessato e la peculiare materia d’esame cui è candidato». E tutto ciò, sorvolando sul criterio d’estrazione a sorte tra le materie, che certo non aiuta a corroborare la qualificazione e la preparazione della Commissione. Non si può prescindere, al giorno d’oggi, rispetto a diverse realtà italiane ed europee che prevedono anche ben due anni di corsi di formazione per i cacciatori, dallo svolgimento di un esame serio da parte di una commissione competente e preparata, atta a verificare tutte le conoscenze che debbono presiedere acché si possa concedere la facoltà (non il diritto) di vagare per boschi e campi con un’arma da fuoco ad abbattere in maniera corretta la fauna venabile. Ci si chiede, purtuttavia, dove siano stati rinvenuti questi chiari elementi di connessione nella seguente commissione:
Con il doveroso rispetto verso persone sovente molto impegnate nella creazione di una caccia migliore, sembra chiaro che o c’è stato un problema di formattazione informatica della tabella o la corrispondenza tra materie e competenza curriculare è stata lievemente disattesa.
Nell’augurio che la Regione rinsavisca rispetto al percorso gravemente involutivo intrapreso e che, così, provveda in autotutela a rivedere la composizione della commissione rispettando sia le previsioni di legge che i propri precedenti provvedimenti amministrativi, EPS Abruzzo annuncia di intraprendere un percorso di tutela legale e di rimettere – nel caso in cui tutto rimanga frattanto invariato – la documentazione ed i curricula all’attenzione delle magistrature compertenti.
Giacomo Nicolucci